Michael Bublé, padre per la terza volta

Michael Bublé terza volta papà, è nata Vida

Michael Bublé e la moglie, l’attrice e modella argentina Luisana Lopilato, sono diventati genitori per la terza volta. Si chiama Vida la nuova arrivata nella famiglia Bublé, e l’annuncio è stato dato proprio dalla madre su Instagram. L’attrice ha pubblicato una foto in bianco e nero della manina della neonata accompagnata da una dedica tenerissima.

“Come spiegare che ci scoppia il cuore d’amore? Che non ci bastano le ore del giorno per ammirarla. Ringrazio Dio per averci fatto questo dono di vita e gioia. Perché guardare i suoi occhi è guardare il cielo stesso. Ti amiamo fino all’infinito e oltre. Ti aspettavamo non solo per accrescere la nostra famiglia… ci hai dato luce e speranza. Sei e sarai la nostra Vida dell’anima”

ha scritto la moglie del cantante.

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Cómo explicar que nos explota el corazón de amor? Que no nos alcanzan las horas del día para contemplarla. Le agradezco a Dios por hacernos este regalo de vida y alegría! Porque mirar sus ojos es mirar el cielo mismo! Te amamos hasta el infinito y más allá. Te esperábamos no solo para crecer como familia… nos diste luz, esperanza, en fin sos y serás nuestra Vida del alma!! #regalodedios #feliz #family #ourprincess

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La piccola è nata il 25 luglio a Vancouver e, secondo una fonte, la famiglia sarebbe incredibilmente felice. Si tatta di un periodo di serenità meritatissimo per la famiglia che ha dovuto affrontare la malattia del primo genito di 4 anni e mezzo Noah, malato di cancro. Una sofferenza per Micheal Bublé e sua moglie sono riusciti a superare grazie al supporto della famiglia e dei fan.

Il cantante canadese, tornando sul momento vissuto per il tumore del figlio, recentemente ha detto:

“Non parlo dell’intera storia, neanche con i miei amici, perché fa troppo male. E’ il mio bambino. E’ un supereroe, non ha bisogno di riviverla ancora e ancora. Ma sono stato all’infermo. E sai, l’infermo è davvero un bel posto dove trascorrere le vacanze confrontato al luogo dove siamo stati noi”.