Dragon Ball Z: Kakarot, da Raditz a Majin Buu il ritorno della Saga Z

21 Gennaio 2020 Off Di Mario Barba
Dragon Ball Z: Kakarot, da Raditz a Majin Buu il ritorno della Saga Z

L’ultimo adattamento dell’anime di Dragon Ball cerca di differenziarsi un po’ dai suoi predecessori in termini di gameplay, ma sarà riuscito questo Kakarot a raggiungere la sua forma perfetta?

Dragon Ball Z: Kakarot è un nuovo gioco di ruolo d’azione dagli sviluppatori di Naruto Shippuden CyberConnect2, che funziona come una rivisitazione della trama di Dragon Ball Z – concentrandosi interamente sul personaggio di Kakarot, meglio conosciuto come Goku. Con Dragon Ball Z che si avvicina al suo trentesimo anniversario, Kakarot non appare da subito troppo convincente, soprattutto perché ogni gioco del franchise si ispira alla stessa storia di base di fatto. E questo nonostante offra diversi personaggi giocabili, tra cui Gohan, Piccolo e Vegeta.

Kakarot è un gioco suddiviso tra esplorazione e combattimento e all’inizio l’altalenarsi di questi due mondi potrebbero farvi storcere un po’ il naso. Un altro problema è sicuramente quello delle fasi di voli; il vasto mondo esplorabile permetterà al nostro personaggio giocante di muoversi in aria ma, mentre l’utilizzo della levetta sinistra è molto comodo per muoversi liberamente, non si può dire lo stesso dell’utilizzo dei tasti R1 e R2 per salire e scendere. Questa meccanicità dei movimenti renderanno le fasi esplorative e i combattimenti un po’ troppo legnosi, andando ad inficiare la fluidità del gioco.
Salire di livello non è per nulla facile e impiegherà gran parte del vostro tempo ma per fortuna esistono decine di modi divertenti per guadagnare esperienza. Potremmo, ad esempio, andare a caccia, coltivare la terra o persino pescare (e vedere Goku prendere a calci nel sedere un grosso pesce è sempre uno spettacolo esilarante).

Dragon Ball Z: Kakarot ha alcuni problemi, ma è anche un gioco che racchiude perfettamente la pura stupidità del franchise anime core che è amato da milioni di persone in tutto il mondo. È maldestro, fuori luogo, e pieno di cose che sembrano tenute insieme dal più bizzarro dei concetti – eppure funziona. Kakarot non è il miglior gioco di Dragon Ball Z mai realizzato (Dragon Ball FighterZ rivendica ancora quel titolo), e molti senza dubbio aneleranno ai giorni di gloria dei titoli Budokai Tenkaichi, ma è il modo più divertente per solcare le saghe che hanno messo la serie sulla mappa.

Per concludere, Dragon Ball Z: Kakarot nonostante le sue problematiche è un gioco che fa divertire e che riesce a racchiudere tutto lo spirito della saga creata da Toryama. Nonostante non sia il miglior gioco di Dragon Ball mai realizzato (come non citare Dragon Ball Fighterz), Kakarot è il titolo giusto se si ha nostalgia dei personaggi della saga Z.