Coronavirus agli sgoccioli: studio di Singapore rivela quando il virus finirà

22 Maggio 2020 Off Di Flavia Nicolosi
Coronavirus agli sgoccioli: studio di Singapore rivela quando il virus finirà

Rimangono moltissime le questioni in sospeso riguardanti la pandemia di Coronavirus e la malattia che comporta.

Al momento, infatti, non è possibile dire con certezza quale sarà la sua durata, né quando sarà trovato un vaccino e neppure se verrà trovato un farmaco in grado di contrastare i sintomi più gravi.

La maggior parte degli scienziati è convinta che bisognerà abituarsi a convivere con il virus sino a che non sarà stato trovato un vaccino o sarà raggiunta l’immunità di gregge.

Tuttavia sono stati condotti studi statistici che provano ad ipotizzare una data in cui ci si potrà finalmente liberare del virus.

Una squadra di ricercatori dell’Università di Singapore ha analizzato i dati delle curve di contagio di tutto il mondo e prognosticato la data della fine della pandemia di Coronavirus, nei diversi Paesi del mondo.

Ecco quando potrebbe giungere in Italia

Stando ai risultati ottenuti dai ricercatori di Singapore, ad esempio, nel Paese asiatico la pandemia sarebbe temporaneamente sconfitta entro il prossimo luglio. Seguirebbe l’Italia, dove si parla del 12 agosto, come data in cui saremmo liberi. In Gran Bretagna, invece, dovrebbero attendere sino al 30 settembre, mentre in Usa addirittura l’11 novembre. Chiaramente queste date vanno prese con la dovuta precauzione, visto che si tratta di un’ipotesi basata sulla statistica.

Gli stessi ricercatori, che hanno reso noti i risultati del loro studio, invitano alla prudenza: “Il modello ed i dati mancano delle complesse, mutevoli ed eterogenee realtà che compongono le differenti nazioni. Le previsioni sono incerte per natura. I lettori devono prendere le previsioni con cautela. Un ottimismo eccessivo basato sulla predizione di una data di termine può essere dannoso poiché ci potrebbe condurre a perdere disciplina e controllo, portando ad un’inversione del virus e dell’infezione e questo dev’essere evitato”.