Alexa e Siri diffondono sessismo e stereotipi di genere: lo dice l’UNESCO

7 Giugno 2019 Off Di Lorenzo Carbone
Alexa e Siri diffondono sessismo e stereotipi di genere: lo dice l’UNESCO

Non si fermano le critiche nei confronti degli assistenti digitali di Google e di Amazon, rispettivamente Siri e Alexa, il motivo? la loro voce.

Secondo uno studio dell’ UNESCO del gennaio del 2019, intitolato”I’d blush if I could: closing gender divides in digital skills through education”, l’utilizzo di voce femminili da parte delle due intelligenze artificiali tende a rafforzare gli stereotipi nei confronti del cosiddetto un tempo (non più per fortuna, ndr) “Sesso Debole“.

Secondo l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura, i motivi che hanno portato a porre questa inchiesta sono i seguenti:

  1. Le due intelligenze artificiali sono completamente succubi ai loro “padroni”, non si ribellano mai e anche se insultate, non provano sentimenti di risentimento (la frase “I’d blush if I could“«Arrossirei se potessi», è quello che viene detto da Siri quando la si insulta con la parola “t###a“)
  2. La maggior parte degli ingegneri informatici che hanno partecipato al progetto di creazione delle due intelligenze artificiali sono uomini.
  3. I due assistenti virtuali tendono a rispondere con frasi svenevoli e “piene di sottomissione”

Per concludere, l’UNESCO ha chiesto ai due giganti dell’informatica di correre ai ripari nei confronti di «un rinforzo dei comuni pregiudizi di genere secondo cui le donne sono condiscendenti e tolleranti nei confronti di trattamenti inadeguati» e hanno richiesto l’introduzione di un sistema vocale “sessualmente neutro”