ATTENZIONE: Questo post contiene pesanti spoiler inerenti al primo episodio della serie, in caso non lo aveste ancora visto, è suggerita la chiusura di tale pagina elettronica.

Inutile nascondersi dietro ad un dito, fino a poco tempo fa, il brand di Star Wars, la meravigliosa saga Sci-Fi nata nel  1977 per mano della geniale mente di George Lucas, stava andando a scemare.

Quella “Galassia, lontana lontana” stava perdendo il suo fascino, anche a causa dei non particolarmente emozionanti episodi VIII e “Solo: A Star Wars Story”,i quali non hanno incontrato in particolar modo il favore del pubblico. Tutto questo per fortuna, sembra che stia cambiare grazie alla nuova serie che sarà presente su Disney +, dedicato ad uno dei popoli più fieri e feroci dell’universo di Lucas, sto parlando dei Mandaloriani, che avranno il ruolo di protagonista in questa serie intitolata appunto, “The Mandalorian“.

Abbiamo già conosciuto questi soldati micidiali, come ad esempio i cacciatori di taglie come Jango e Boba Fett, oppure il letale Pre Vizla in “Star Wars: Clone Wars“, ma qui la faccenda è bene diversa e molto più “western”.

Nel primo episodio il nostro protagonista, un mandaloriano senza nome e con un passato triste e pieno di violenza, verrà ingaggiato da un crudele ex ufficiale imperiale (ricordiamoci che gli eventi della serie avvengono dopo “Il Ritorno dello Jedi”, l’Impero Galattico è caduto e Sheev Palpatine è morto) per ritrovare qualcosa… o qualcuno.

Alla fine della puntata, dopo mille peripezie, il nostro eroe troverà questa creatura, la quale si rivelerà essere l’appartenente ad una specie amatissima dal popolo di Star Wars.

The Mandalorian non parte col botto, parte con un’esplosione pari a quella del pianeta Alderaan quando viene distrutta dalla Morte Nera: i personaggi sono ben definiti e mai delle macchiette, le ambientazioni sono realizzate divinamente e la storia entusiasma.

Potrebbe essere troppo presto per parlare, ma forse stavolta, mamma Disney ha centrato in pieno nel cuore di noi fan di Star Wars.

Lorenzo Carbone