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Addio a Kobe Bryant, la leggenda del basket NBA muore a soli 41 anni

Nella giornata di ieri ha perso la vita Kobe Bryant, la leggenda dei Los Angeles Lakers, insieme alla figlia Gianna di 13 anni e altre sette persone a causa in un gravissimo incidente in elicottero, in California.

L’incidente in elicottero

Al pilota dell’elicottero di Kobe Bryant era stato detto di essere “troppo basso” mentre volava attraverso la fitta nebbia che aveva costretto la polizia di Los Angeles a far atterrare la loro squadra, pochi istanti prima di schiantarsi contro una collina in un incidente che ha ucciso tutte e nove le persone a bordo.

La leggenda 41enne dell’NBA e la figlia tredicenne Gianna sono morti ieri, insieme ad altre sette persone, quando l’elicottero Sikorsky S-76 è precipitato a Calabasasas, in California, prendendo immediatamente fuoco dopo l’impatto.

Si crede che Bryant fosse diretto alla Mamba Academy da lui fondata a Thousand Oaks, per un torneo giovanile che coinvolgeva la figlia e le sue compagne di squadra Alyssa Altobelli e Payton Chester.

Alyssa e Payton sono rimaste uccise nell’incidente insieme ai genitori di Alyssa, John e Keri Altobelli, la madre di Payton, Sarah Chester, l’allenatrice di basket femminile Christina Mauser e il pilota Ara Zobayan.

La scomparsa di una leggenda


L’America intera, e non solo, è in lutto per la scomparsa di uno degli atleti più incredibili della storia dello sport, e una vera e propria icona del basket mondiale.

La storia cestistica di Kobe Bryant si intreccia sin da subito con l’Italia in quanto suo padre, Joseph “Jellybean” Bryant, giocava con diverse squadre italiane durante la seconda metà degli anni ’80. Da lì nasce l’amore per la nostra terra tanto da fargli promettere che sarebbe stato il Paese nel quale avrebbe finito la carriera. Così non fu perché il suo amore smisurato per questo gioco lo ha portato a competere sempre ai massimi livelli e, finché il suo corpo ha potuto, a dare sempre il 110% in campo. Fino al giorno dell’addio.

Addio che è stato suggellato da un incredibile cortometraggio, che fece vincere addirittura un Oscar nel 2018 al regista Glen Keane come miglior cortometraggio animato, nel quale attraverso una commovente lettera ringraziava il basket per tutto quello che gli aveva dato.

Ecco il cortometraggio dell’addio al basket di Kobe Bryant con i sottotitoli in italiano:

Mario Barba

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