Coronavirus, l’attacco di Paolo Brosio al Governo: “Ha scelto di affidarsi alla scienza e non a Dio”

7 Aprile 2020 Off Di NonSolo.Tv
Coronavirus, l’attacco di Paolo Brosio al Governo: “Ha scelto di affidarsi alla scienza e non a Dio”

Nel giorno in cui vengono registrati i dati più confortanti dal 10 marzo (per quanto riguarda il numero di nuovi positivi), Paolo Brosio attacca il governo circa la gestione dell’emergenza coronavirus.

Ma è un attacco atipico.

Le sue parole, infatti, non vanno a colpire le decisioni effettuate o alcune mosse rivedibili dal punto di vista della comunicazione.

L’attacco -avvenuto tramite un’intervista all’AdnKronos – riguarda i valori cristiani poco presenti nel governo, a suo dire (nonostante ieri siano stati citati in conferenza stampa dal premier Conte): “Non è attaccato ai valori cristiani, ha scelto di affidarsi alla scienza e non a Dio. Ma la scienza non è Dio, altrimenti avremmo già risolto tutto“.

Brosio ha quindi proseguito, sostanzialmente sulla linea di quanto detto da Salvini (anche se l’ex ministro dell’Interno si è limitato a parlare della messa pasquale): “Dobbiamo rimettere al primo posto Dio. Quando Conte si è insediato con il ‘Conte bis’ mi ha preoccupato quando ha parlato del nuovo umanesimo dove ha parlato di tutto, dell’uomo, della tecnologia e della scienza senza mai dire la parola ‘Dio’. Il Governo ha pensato a tutto, tranne che alla fede: si può comprare tutto, anche le sigarette, ma si chiudono le chiese perché, secondo loro, sono luogo di ricettacolo di focolaio. Se vengono abitualmente disinfettate, con le dovute precauzioni, perché non tenerle aperte almeno per le messe feriali, mantenendo distanze e direttive della comunità scientifica? Bisogna tornare a Dio e anche di corsa, perché quello che sta avvenendo è un segnale ben preciso“.

Per concludere, Brosio ha quindi anche proposto una versione alternativa della messa (ma non della confessione, che pur ritiene – anche giustamente, dal suo punto di vista – necessaria. Come si potrebbe fare senza stare a tu per tu col prete?): “Si potrebbe allestire un altare leggero, dove il sacerdote sul sagrato parla dal microfono e la gente da fuori, mantenendo le distanze, con mascherina e guanti può ascoltare e prendere l’ostia. Se non fai la confessione come fai a toglierti il peccato dall’anima? Abbiamo pensato a tutto tranne che a Dio“.