Smart working dopo il coronavirus, molti lo preferiscono al lavoro da ufficio

25 Aprile 2020 Off Di Flavia Nicolosi
Smart working dopo il coronavirus, molti lo preferiscono al lavoro da ufficio

La pandemia di COVID-19 ha costretto milioni di persone a lavorare da casa.

Ma quando la pandemia sarà finita, molte persone pensano che lo smart working sia da preferire all’ordinaria tipologia di lavoro da ufficio.

Occorre prima chiarire cosa significhi nello specifico questo termine.

Lo Smart Working è un nuovo approccio al nostro modo di lavorare e collaborare all’interno di un’organizzazione in cui alla base ci sono tre elementi chiave:

  • la revisione del rapporto tra manager e dipendente (da controllo a fiducia);
  • il ricorso a tecnologie collaborative in sostituzione ai sistemi di comunicazione rigidi;
  • la riorganizzazione degli spazi di lavoro che vanno oltre le 4 mura di un ufficio – e che rende quindi possibile lavorare da casa.

Questo nuovo approccio pone al centro dell’organizzazione la persona, facendo convergere gli obiettivi personali e professionali con quelli aziendali, in un unico modus operandi che garantisce una maggiore produttività aziendale.

Da un’indagine svolta da CNBC / Change Research si rileva che il 42% degli intervistati afferma di lavorare da casa, un enorme balzo da solo il 9% che afferma di aver lavorato completamente da casa prima della pandemia.

Una volta riavviata a pieno regime l’economia, il 24% afferma di voler lavorare interamente o di più da casa rispetto a come ha lavorato prima, mentre il 55% prevede di tornare in ufficio.

I dati della ricerca, inoltre mostrano come la produttività dei lavoratori da remoto sia aumentata. Una forte maggioranza, il 60% dei lavoratori, dichiara di essere più produttiva di quanto lavorasse in ufficio.

Infine, quando è stato chiesto come trascorrevano il tempo risparmiato durante il tragitto giornaliero necessario per raggiungere l’ufficio, molti intervistati hanno affermato di trascorrere del tempo con la famiglia; altri lo dedicano ai propri hobby o al proprio relax.

Ciò che emerge con chiarezza dalla statistica è comunque un’accettazione dello smart working e un probabile utilizzo perdurante nel sistema lavoro mondiale.