Sono di ieri le parole del giocatore del Napoli Amin Younes che – intervistato dal sito tedesco T-Online – ha lanciato un allarme (nemmeno troppo balzano, vedendo le biografie di molti calciatori ed ex) legato alla categoria cui appartiene: “Noi siamo addestrati ad essere ignoranti, quasi tutto ci viene tolto. Possiamo pulirci da soli soltanto le nostre scarpe, poi non dobbiamo occuparci di nient’altro. Pochissime persone sanno cos’è un conto di risparmio, ad esempio. Per non parlare del fatto che quasi nessuno sa cosa vuole fare dopo aver smesso con il calcio. Non dovrebbero solo spremere i giovani calciatori come dei limoni per il loro talento, ma aiutarli a tutti i livelli: atletico, umano e finanziario. Noi calciatori guadagniamo molto e viviamo lontano dal mondo normale, ci sono molti di noi che si ritrovano senza soldi una volta appese le scarpe al chiodo. Non ci viene insegnato nulla”.
Contemporaneamente ieri l’ex difensore della nazionale inglese Sol Campbell – noto anche per fallimentari tentativi di entrare in politica (come potete vedere nel video di seguito) – decideva di pubblicare su Twitter un cinguettio cospirazionista sul tema coronavirus.
Decideva di scrivere, su Twitter, in relazione al coronavirus e al fatto che colpisce con maggior frequenza persone di colore (parrebbe in realtà a causa di condizioni socio-economiche non ottimali e non per questioni genetiche):
Che Younes non avesse poi troppo torto?
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