Very Insta People, intervista a Paoletta Sersante di Anice e Cannella

19 Maggio 2020 Off Di NonSolo.Tv
Very Insta People, intervista a Paoletta Sersante di Anice e Cannella

Il nostro nuovo appuntamento con la consueta rubrica dedicata al mondo dei blogger e degli influencer – Very Insta People – arriva nell’universo di Anice e Cannella, creato e ideato da Paoletta Sersante e dedicato al mondo della panificazione e della pasticceria lievitata.

D: Paola partirei subito con il nome aniceecannella, perché hai scelto questi due  ingredienti?

R: In realtà non c’è un motivo particolare, il blog è nato un po’ per scherzo, un po’ per caso. Semplicemente dovevo dare un nome, all’epoca (era il 2007), e non pensavo assolutamente a cosa ne sarebbe scaturito, a dove mi avrebbe portato tutto questo. Mi piacevano queste due spezie, tutto qui. 

D: Sei molto attiva nel tuo progetto, con corsi, tutorial e ricette. Ami molto il mondo della comunicazione?

R: Sì, molto. Sono in rete dal 2000 allora c’erano le primissime chat, ricordo ancora frequentavo moltissimo quella di Maurizio Costanzo show in parallelo alla trasmissione serale. Da quel momento non ho mai smesso di comunicare in rete. Sono arrivati poi i forum, Facebook, i gruppi, i social… non riesco a smettere. Scherzi a parte, ho sempre pensato che se quello che ami, che fai, fosse pure una semplice preparazione culinaria, un pane, un pensiero o altro, lo tieni per te o nelle quattro mura di casa tua, allora non ha senso di esistere.

La CONDIVISIONE è tutto per me, ogni volta che faccio una bella foto, ogni volta che penso una ricetta, che la provo, che riesce bene, che è buona, per me è fondamentale mettere tutti nelle condizioni di poterla replicare. Ed è bellissimo poi vederne i risultati ovunque, sulle mie pagine o altrove, e poter aiutare ancora se necessario. 

Lo ho sempre fatto utilizzando semplicemente i social, o anche con qualcosa di strutturato come i corsi che ho tenuto fino a qualche mese fa e che, in questo particolare momento, sto tenendo online in videochiamata. E’ indispensabile per me poter trasmettere quello che ho imparato negli anni, poter guidare le mani per arrivare al risultato corretto. Una gioia indescrivibile vedere ogni progresso di chi percorre, insieme a me, i suoi primi passi. Oggi cerco di farlo attraverso uno schermo, che sia un corso o una diretta, facendo impastare contemporaneamente centinaia di persone. E’ una sfida ancora più grande.

D: Come ti sei avvicinata la mondo della panificazione e della pasticceria lievitata, te l’ha trasmessa qualcuno di famiglia?

R: In realtà nessuno in famiglia panifica, però mi è stato trasmesso molto della cucina tradizionale. Nel mio girovagare in rete, erano i primi anni del 2000, ho conosciuto Adriano Continisio. Lui si occupava di panificazione per passione già da una ventina d’anni. La cucina mi piace, ma dietro alla farina e al lievito c’è un mondo talmente affascinante che mi ha rapito immediatamente. Era il 2005 quindi quando ho iniziato a occuparmi incessantemente di panificazione e pasticceria lievitata, Adriano è stato il mio Maestro. Nel 2010 abbiamo deciso di tenere corsi in tutta Italia, praticamente una scuola viaggiante. Ho sempre pensato che sarebbe stato bello aiutare chi si avvicinava, per la prima volta, a questo affascinante mondo.

Sono stati anni duri, faticosi, ma meravigliosi. Anni, nei quali, abbiamo insegnato a migliaia (sì, migliaia) di persone a fare un impasto, dal pane ai grandi lievitati, in completa autonomia.

Posso dire di aver guidato mani, di aver rassicurato, di aver aiutato, spronato o consolato chi non pensava di riuscire e di aver imparato tanto io stessa anche da chi arrivava senza saper nulla. E di aver trasmesso ad altri quello che era stato insegnato a me.

D: Puoi parlarci di Panb?

R: Nell’ultimo anno dei nostri corsi, era 2015, dopo un importante incontro, abbiamo lavorato ad un grande progetto, PanB. Da un’idea di Adriano, un pane che cuoce sotto una campana di vetro sfruttando il suo stesso vapore, che poi viene ”appeso” ad asciugare come un panettone, per poi essere farcito con ingredienti di altissima qualità. Adriano al pane, agli impasti, io al menù e alla scelta della materia prima. Tutto insieme ad altri soci, ognuno con un ruolo ben definito. Un fast-food ma di qualità, questa la nostra grande sfida! Abbiamo aperto il primo punto vendita nel giugno 2016, in Brianza a Vimercate, poi un laboratorio dove impastiamo ad oggi, dopo 4 punti vendita di cui uno in centro a Milano, circa 280 kg di impasto al giorno per oltre 2000 pezzi di prodotti. Tutti con oltre 48 ore di lievitazione e una formulazione che restituisce leggerezza, sofficità e digeribilità.

D: Come si sta evolvendo il mondo della pasticceria negli ultimi tempi rispetto a quando hai iniziato?

R: E’ completamente cambiato il modo, l’approccio e l’offerta, quindi anche gli obiettivi. Oggi prodotti che una volta erano destinati solo al mercato professionale sono facilmente reperibili dal consumatore finale, quindi le aspettative, gli obiettivi molto più alti, e devo dire con risultati ottimi anche da parte di appassionati che mostrano un interesse sempre maggiore a questo affascinante mondo fatto di lievito e farina e profumato di burro.

Sergio Cimmino