E’ una vicenda drammatica anche perché emblematica della condizione di estrema precarietà che vivono molti giovani italiani.
Un 21enne di Bari, positivo ma asintomatico, è andato a lavorare in un ristorante nel quartiere Libertà nonostante la positività.
Scoperto, si è giustificato dicendo che temeva di perdere il lavoro.
Adesso, oltre ad aver perso con ogni probabilità il lavoro, il giovane è stato denunciato per violazione degli obblighi di quarantena.
Secondo quanto riferito dall’edizione locale di Repubblica, il 21enne è risultato positivo lo scorso 29 maggio e per questo gli era stato imposto di stare in quarantena (sarebbe dovuto stare con altri nove familiari in una singola abitazione, nel seminterrato).
Ma al controllo di domenica (31 maggio) dei finanzieri il giovane mancava all’appello.
Lunedì mattina il giovane è stato rintracciato, sul posto di lavoro.
Né il datore di lavoro né i suoi colleghi erano a conoscenza della sua positività al virus.
La Asl locale ha intanto effettuato i tamponi ai suoi colleghi e al datore di lavoro e potrebbe disporre la temporanea chiusura del locale.
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