Sgarbi fuori dalla Camera di peso: sui social non si parla d’altro – VIDEO

26 Giugno 2020 Off Di Flavia Nicolosi
Sgarbi fuori dalla Camera di peso: sui social non si parla d’altro – VIDEO

L’episodio di ieri, 25 giugno, che vede come protagonista Vittorio Sgarbi, potrebbe essere paragonato ad uno dei suoi soliti siparietti durante le sue ospitate nei talk show.

Ma ciò che è successo, in realtà, ha come location un posto, per emblema, definito istituzionale, ovvero la Camera dei parlamentari.

Infatti, dopo aver insultato pesantemente l’onorevole Bartolozzi, su invito della Vice Presidente Mara Carfagna, Sgarbi è stato buttato fuori dalla seduta parlamentare, trascinato di peso da alcuni assistenti parlamentari.

La miccia si sarebbe accesa nel momento in cui, durante il suo discorso Sgarbi ha usato epiteti per i magistrati offensivi, definendoli ‘mafiosi’, ma non si è limitato a questo. In un’escalation di follia e toni poco ortodossi, dopo, l’intervento della Bartolozzi, che biasima le parole del parlamentare e critico d’arte, Sgarbi si scaglia contro la stessa e la vicepresidente Carfagna con parole offensive.

Da qui, come nelle migliori scene tragi-comiche che Montecitorio ci ha regalato nel corso della storia, Sgarbi è stato preso in braccio e portato fuori dall’aula.

Il video ha rapidamente scatenato una reazione a catena sui social, e pare che al momento sia l’argomento principale nelle piattaforme digitali più importanti.

Non solo, dalla sua diffusione, il video è anche stato subito arrangiato con i sottofondi musicali più vari e accostando fotogrammi dello stesso ad opere d’arte che rassomigliano alla scena, rendendolo ancora più esilarante di come appare nella versione originale.

 Il critico d’arte è tornato all’attacco su Twitter, con un post, in cui afferma: “Non appartengo alla categoria dei pavidi, dei vigliacchi, dei tornacontisti. Dico quel che penso. Ci metto sempre la faccia. Sto in Parlamento a testa alta. Chi mi attacca è solo perché ricordo loro cosa sono e sono stati, come hanno ottenuto quei posti e come verranno ricordati”.