Kayne West ha fatto scalpore con una recente avventura politica. Infatti, il giorno prima che le domande per le candidature finissero, l’artista ha fatto una manovra spericolata che non ha lasciato indifferenti gli americani.
Kayne West ha lasciato poco tempo all’azienda che si occupa di raccogliere le firme per la sua candidatura, poco più di 24 ore.
In tutto, l’agenzia doveva raccogliere 2500 firme in Illinois, ovviamente tutte regolari per presentare poi la richiesta.
L’agenzia riesce nell’intento, anzi di più. Infatti, ottiene 3178 firme. Per ogni firma, West aveva concordato un prezzo all’agenzia pari a 10-12 dollari. Il conto finale è, quindi, di 30 mila dollari (circa 28 mila euro).
Lo scandalo viene dal fatto che mai un politico ha pagato così tanto un’agenzia per la propria campagna in un giorno. Infatti, secondo stime basate sulla politica americana, il prezzo oscilla da 1 a 3 dollari, proprio perché le agenzie non devono spingere gli americani.
La richiesta di candidatura, infatti, è un processo soprattutto democratico. Quindi, si può spendere molto come pubblicità, ma non troppo sul numero di firme per evitare politiche troppo aggressive da parte delle agenzie.
La vicenda ha scatenato notevoli polemiche sul Web. Infatti, alcuni dicono che alcune persone si siano recate proprio in Illinois per poter raccogliere le firme.
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