Ecco chi è Anna Foglietta, l’attrice è stata scelta per il ruolo di madrina della Mostra del Cinema di Venezia 2020

Anna Foglietta è una nota attrice italiana, nata a Roma il 3 aprile 1979, per le cerimonie di apertura e chiusura della 77° edizione della Mostra del Cinema di Venezia le è stato affidato il ruolo di madrina. Il festival del Cinema di Venezia si svolgerà dal 2 al 12 settembre 2020.

La Foglietta sognava di diventare un’attrice sin da quando era solo una bambina, l’abbiamo vista recitare in televisione in diverse fiction note e seguite come: La squadra, Distretto di Polizia, L’oro di Scampia, Ragion di Statoe e altre ancora.

Anna Foglietta ha recitato anche a teatro, ha fatto poi il suo debutto anche al cinema. Il primo film in cui ha recitato risale al 2006, Sfiorati. L’abbiamo vista anche in molti altri film come: Solo un padre, Nessuno mi può giudicare (grazie al quale ha ottenuto la candidatura ai David di Donatello e il premio come Migliore attrice di commedia ai Nastri D’Argento).

La nota attrice ha recitato anche in Ex – Amici come prima!, Mai Stati Uniti, Confusi e felici e Colpi di fulmine. La Foglietta ha svolto anche il ruolo di conduttrice, insieme a Paolo Ruffini ha condotto la serata dei David di Donatello. Ha anche condotto il DopoFestival della 69° edizione del Festival di Sanremo insieme a Rocco Papaleo.

Anna Foglietta è stata la protagonista della fiction Rai La mafia uccide solo d’estate dal 2016 al 2018, è stata anche la protagonista di Che vuoi che sia. Ha poi recitato nei film  ‘Il Contagio’ e ‘Il Premio‘.

Per quanto riguarda la sua vita privata, l’attrice in passato è stata fidanzata con Enrico Silvestrin, erano colleghi in Distretto di polizia. Nel 2010 è convolata a nozze con il promoter finanziario Paolo Sopranzetti, dal loro amore sono nati tre figli: Lorenzo, Nora e Giulio.

Sui social ama condividere con i suoi tantissimi fan foto e video riguardanti non solo la sua carriera ma anche la sua vita privata. Sul suo profilo Instagram Anna Foglietta è seguita da 268mila follower.

Sara Fonte