Sulla mia pelle, la storia vera dell’omicidio di Stefano Cucchi

12 Settembre 2020 Off Di Annarita Faggioni
Sulla mia pelle, la storia vera dell’omicidio di Stefano Cucchi

Sulla mia pelle è il film che andrà in onda in prima visione stasera, in prima serata, alle ore 21,00 su Rai Tre.

Il film racconta la storia vera di Stefano Cucchi. Ecco la storia vera che c’è dietro al film e alcune curiosità sulla pellicola.

Sulla mia pelle, cosa è successo davvero

Sulla mia pelle, diretto da Alessio Cremonini, racconta la storia vera di Stefano Cucchi. Stefano è con un amico quando due poliziotti li fermano.

Gli agenti trovano nelle sue tasche confezioni di hashish, cocaina e una pasticca di un medicinale per l’epilessia (malattia di cui soffriva il ragazzo). Così, lo portano in caserma.

Mentre lo interrogano in caserma, gli agenti vanno a perquisire la sua stanza e si dispongono le misure cautelari. alla fine, tre agenti lo spingono in una stanza a forza. Durante la firma in caserma dei verbali delle perquisizioni e del test farmacologico, il ragazzo ha già i primi segni delle botte.

Il giovane si rifiuta di firmare e lo portano a Tor Sapienza. Qui, il ragazzo si sente male e chiede aiuto alla guardia. Lui si rifiuta di andare dal medico, ma lo portano lo stesso al 118. A questo punto, il ragazzo allontana i soccorritori.

La mattina dopo, la guardia riscontra nuovi ematomi e gli chiede di andare in ospedale prima di andare in tribunale. Il ragazzo si rifiuta e chiede di essere portato direttamente al Palazzo di Giustizia.

Anche se a fatica, il ragazzo chiede un suo avvocato, ma ne viene disposto uno di ufficio. Il giudice lo manda a Regina Coeli, ma viene visitato in ospedale e sono messe a referto lesioni, fratture ed ematomi diffusi su tutto il corpo.

Viene dimesso e portato in carcere, ma il giorno dopo sta peggio e nuovi ematomi compaiono sul suo volto. Quindi, lo portano in un ospedale carcerario, dove gli viene messo il catetere e non riesce a mangiare per i dolori.

I parenti non riescono a vederlo, mentre lui rifiuta le cure senza avvocato. Il giorno dopo lo ritrovano morto. All’obitorio, si scoprono le botte. Alla fine, si vedono gli spezzoni della sorella in tribunale e della dichiarazione di Stefano con l’avvocato di ufficio.

Premi ricevuti dal film

Il trailer è del 26 luglio 2018, per la 75esima edizione del Festival di Venezia. Il trailer ufficiale per il pubblico è del 29 agosto di quell’anno.

Il film, dopo l’uscita al cinema, approda su Netflix. La pellicola vincerà a Venezia i premi per:

  • Pasinetti speciale al film e ai migliori attori.
  • Brian UAAR.
  • Premio FEDIC destinato “all’opera che meglio riflette l’autonomia creativa e la libertà espressiva dell’autore”.

La pellicola vinse anche il Premio Caligari al Noir Festival di quell’anno. Nel 2019, è la volta del David di Donatello per:

  • Miglior regista esordiente ad Alessio Cremonini.
  • Miglior produttore a Cinemaundici e Lucky Red.
  • Miglior attore protagonista a Alessandro Borghi.
  • David giovani ad Alessio Cremonini.

Sempre nel 2019, arrivano i premi del Bobbio Festival per:

  • “Gobbo d’oro” al Miglior Film a Alessio Cremonini.
  • Il Pubblico a Alessio Cremonini.
  • Migliore Attore a Alessandro Borghi.
  • “Beppe Ciavatta” – Miglior Regista Esordiente a Alessio Cremonini.

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