La morte di Raffaella Carrà ha suscitato grande commozione nel pubblico e in tutti coloro che hanno avuto modo di conoscere e lavorare con la regina della televisione. Raffaella non è più con noi, ma lascia in eredità tanti insegnamenti importanti, compresi quelli relativi al linguaggio.
E’ ormai diventato di uso comune il termine “carrambata”, che viene utilizzato per indicare un incontro non atteso con una persona che non si vede da molto tempo o con cui si erano ormai persi i contatti. Una parola semplice e divertente, ma al tempo stesso molto efficace, che nasce proprio dallo show condotto da Raffaella Carrà a metà degli anni ’90, “Carramba che sorpresa”.
La trasmissione, infatti, era stata pensata appositamente per ricongiungere parenti o amici dopo anni di lontananza. Gli incontri di “Carramba che sorpresa” emozionavano e commuovevano gli italiani, compresi quelli all’estero, che sognavano di rivedere i propri cari anche grazie alla trasmissione della Carrà.
Anche la Treccani ha voluto rendere omaggio all’indimenticabile Raffaella introducendo il termine “carrambata” nel dizionario italiano. “Il segno che Raffella Carrà ha lasciato sulla cultura nazional-popolare è testimoniato, tra le altre cose, dalla duratura fortuna del neologismo “carrambata” per indicare un incontro inatteso con una persona con cui si erano persi i contatti”, scrive la Treccani su Twitter.
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