“Povero gabbiano” è una delle frase più scritta in questi ultimi giorni sui social, ma come è nata e perché è un tormentone? E’ nata da Tu comm’a me, celebre canzone del cantante neomelodico Gianni Celeste (all’anagrafe Giovanni Grasso) del 1988. Il brano è stato registrato il 23 dicembre 1987 quando internet era ancora in fase di sperimentazione e c’erano soltanto 10 mila computer connessi alla rete.
Oggi, esattamente trentaquattro anni dopo, la canzone è diventata inaspettatamente virale ed è classificata tra le 50 più ascoltate in Italia su Spotify. Tutto questo successo è nato grazie ad un video diffuso su Tik Tok e visto da più di 50 mile persone, nel quale ha utilizzato la canzone di Celeste come colonna sonora in maniera ironica. Il testo del brano però è tutt’altro che allegro, poiché racconta la fine di un amore paragonato ad un gabbiano che non riesce più a prendere il volo. Un paragone che andrebbe in linea con le disavventure adolescenziali dei tiktoker: dall’andare male a scuola all’amore non corrisposto.
“Forse i ragazzi cercavano qualcosa di divertente da usare e poi il tormentone ha preso sempre più piede” ha esordito così Gianni Celeste sull’inaspettato successo di Tu comm’a me sui social. “Ringrazio tutti quelli che hanno permesso questo. E annuncio che sono già al lavoro per un nuovo arrangiamento del pezzo, con tanto di video” ha infine chiosato l’artista neomelodico, lanciando qualche novità sul suo brano del 1987. Oggi Tu comm’a me infatti è il secondo brano più utilizzato dagli utenti italiani, dopo Brividi di Mahmood e Blanco. Insomma, i tiktoker sicuramente hanno pensato di rilanciare questo brano dal ritornello “povero gabbiano” il più possibile in alto, per evitare che finisca nel dimenticatoio.
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