Televisione

Concerto della Memoria | Tutto sul programma in prima serata su Rai 5

Il ricordo della strage degli ebrei smuove ancora oggi a distanza di quasi 80 anni l’opinione pubblica e il sentimento della gente. In occasione della data emblematica, 27 gennaio, RAI 5 ha deciso di mandare in onda nella sua prima serata il Concerto della Memoria. Ecco di seguito di cosa tratta questo particolare evento musicale.

Di cosa tratta il Concerto della Memoria

Per l’occasione, Rai 5 propone il Concerto della Memoria, evento musicale dedicato alla strage avvenuta per mano dei tedeschi presso un ghetto polacco. Si tratta di un capolavoro messo in piedi dal compisitore Arnold Schönberg un sopravvissuto alla ferocia nazista. Ad esibirsi sul palco l’orchestra Sinfonica Nazionale. Dirige l’orchestra in esclusiva il maestro Fabio Luisi. Al suo fianco nel ruolo della voce recitante troviamo Francesco Micheli, autore e divulgatore di temi relativi alla musica e all’opera classica.

Non poteva questa esibizione non essere intrisa di dolore, di tensioni apocalittiche. In effetti la composizione musicale viene realizzata in appena 15 giorni da quando finisce il secondo conflitto mondiale. Per quanto concerne propriamente il testo, scritto dallo stesso compositore, si lascia ispirare dalla storia di un ebreo di origini polacche che riesce a salvarsi.

La conclusione dell’opera

L’opera si conclude con una preghiera (quella ebraica dello Shema Yisroel) cantata dal coro maschile, che con la sua voce eloquente riesce a mettere in evidenza tutto il dolore ed il pessimismo di questa aberrante esperienza. Dalle parole cantate emerge tutto lo scetticismo di Schönberg che si interroga su quanto l’uomo sia capace di spingerzi oltre e se sappia davvero redimersi dai peccati.

L’evento musicale in questione si conclude con l’esibizione dell’orchestra sulla  Sinfonia n. 7 in mi minore di un altro grande compositore ebraico, ovvero Gustav Mahler. Si tratta di una composizione musicale posta in essere a cavallo tra il 1904 e il 1906. Essa è perfetta per sottolineare ancora di più la portata drammatica ed apocalittica della strage nazista. Una scelta insomma più che ideale per l’occasione.

Alessia D'Anna

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