ANSA/ETTORE FERRARI
Robert Francis Prevost, oggi Papa Leone XVI, è stato eletto l’8 maggio 2025 come 267° pontefice della Chiesa cattolica. Nato a Chicago nel 1955, è il primo Papa nordamericano della storia. Membro dell’Ordine di Sant’Agostino, unisce un forte senso del dovere e della disciplina alla profonda esperienza maturata come missionario in Perù.
Leone XVI è visto come un conservatore sobrio e attento alla tradizione, sia nella dottrina che nella visione ecclesiale. Inoltre adotta una posizione prudente e ortodossa su molte posizioni etiche e sociali.
La sua fermezza dottrinale non lo ha mai reso ideologico: è noto per il suo stile semplice, il linguaggio diretto e l’attitudine pastorale. Non cerca visibilità, ma lavora dietro le quinte, con discrezione ed efficacia.
Negli anni ‘80 ha vissuto a lungo in Perù, dove ha servito come sacerdote, formatore e vicario giudiziario. Qui ha imparato a conoscere da vicino le sfide del continente latinoamericano, in contesti spesso segnati da povertà e ingiustizia. Ha guidato la sua provincia agostiniana e poi l’intero ordine a livello mondiale.
Nel 2014 è stato nominato vescovo in Perù da Papa Francesco, che lo ha poi chiamato a Roma nel 2023 per affidargli il Dicastero per i vescovi, uno degli incarichi più delicati della Curia vaticana.
Stando a quanto riporta Leggo.it, Prevost è stato coinvolto in due episodi legati alla gestione di casi di abusi. Il primo risale ai primi anni 2000, quando, da provinciale agostiniano a Chicago, Prevost fu criticato per aver ospitato un sacerdote già condannato per pedofilia in un convento vicino a una scuola. Il secondo riguarda il suo episcopato in Perù, dove fu accusato di poca trasparenza nella gestione di accuse di molestie verso due preti. In entrambi i casi, collaboratori e diocesi hanno ribadito che Prevost ha rispettato le procedure canoniche, ascoltato le vittime e trasmesso tutto al Dicastero per la Dottrina della Fede. Alcuni accusatori sostengono che Prevost non abbia indagato a fondo e abbia insabbiato le accuse, ma la diocesi ha smentito, affermando che il vescovo seguì le procedure previste
il nome Leone XVI richiama idealmente a Leone XIII, pontefice della dottrina sociale e dell’apertura al mondo moderno. Un messaggio chiaro: pur da una posizione conservatrice, Leone XVI vuole guidare una Chiesa radicata nella tradizione ma capace di parlare al presente, con sobrietà e spirito di servizio.
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