La nuova edizione de L’Isola dei Famosi sembra navigare in acque sempre più agitate e non solo per le tempeste tropicali in Honduras. La terza puntata, andata in onda mercoledì 21 maggio 2025 , ha confermato un trend preoccupante: lo storico reality di Canale 5 ha registrato 1.891.000 spettatori con uno share del 15.7%, battuto in termini assoluti perfino dalla replica de Le Indagini di Lolita Lobosco 3 su Rai1 con 2.318.000 spettatori (13.5% di share). Un sorpasso che fa rumore, specie considerando che il programma condotto da Veronica Gentili si trova ancora nelle fasi iniziali della stagione.
Una fuga dal reality: già cinque ritiri in due settimane
Un primo problema di quest’edizione è proprio l’instabilità del cast. In appena due settimane, ben cinque concorrenti hanno lasciato il gioco: Leonardo Brum, Angelo Famao, Nunzio Stancampiano, Samuele “Spadino” Bragelli e Camila Giorgi. E non è finita qui. Altri naufraghi, come Antonella Mosetti, si mostrano sempre più insofferenti e non nascondono la possibilità di abbandonare a breve.
Questa serie di ritiri mina alla base la costruzione narrativa del reality. Il pubblico, infatti, fatica a trovare un motivo valido per restare incollato allo schermo, senza personaggi a cui affezionarsi e senza tempo sufficiente per approfondire dinamiche e conflitti. L’empatia è merce rara in un programma dove i protagonisti cambiano troppo in fretta.
Veronica Gentili sui ritiri dei naufraghi: “l’Isola non fa dei prigionieri”
Durante la diretta di mercoledì sera, la conduttrice Veronica Gentili non ha nascosto la sua frustrazione: ”Capisco bene che uno possa voler andare a casa, noi non tratteniamo nessuno e L’Isola non fa mai dei prigionieri”. Parole schiette e condivise da molti spettatori, stanchi di vedere vip lamentarsi della fame dopo appena qualche giorno.
A eccezione di Camila Giorgi, che ha lasciato per motivi familiari, gli altri abbandoni sembrano legati principalmente alla difficoltà dell’esperienza. Eppure, L’Isola dei Famosi è sempre stata questo: una sfida estrema. Chi vi partecipa dovrebbe esserne consapevole. Così, questi ritiri diventano una sorta di tradimento del patto col pubblico e con la produzione.
Il format arranca: il pubblico vuole interattività, non repliche edulcorate
Infine, c’è un problema strutturale che non può più essere ignorato: L’Isola dei Famosi è un reality antico, nato in un’epoca in cui i social non avevano ancora cambiato il modo di fruire l’intrattenimento televisivo. Oggi, l’engagement in tempo reale è fondamentale. I fandom vogliono interagire, commentare, tifare, partecipare alla narrazione. Ma il reality di Canale 5 va in onda in diretta solo una sera a settimana, mentre i daytime offrono contenuti già registrati e spesso “addolciti” dagli autori.
Questa distanza temporale e narrativa tra ciò che accade sull’isola e ciò che viene mostrato al pubblico crea un effetto di disconnessione. Manca il senso di immediatezza, di realtà non filtrata. Ed è proprio questo che oggi tiene in piedi i format più seguiti, sia in TV che sulle piattaforme.
Rischio chiusura? Il futuro è incerto
L’isola dei famosi rischia seriamente il flop a causa di ascolti in calo, cast instabile e un format che fatica ad adattarsi alle nuove logiche del racconto multimediale. Il reality, per anni uno dei fiori all’occhiello di Mediaset, ha bisogno di una ristrutturazione profonda. Continuare così significherebbe solo prolungare l’agonia di un programma che ha fatto la storia della televisione italiana, ma che ora sembra aver perso la bussola.
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