Il mondo dello sport e dell’intrattenimento piange la scomparsa di Hulk Hogan, nome d’arte di Terry Gene Bollea, uno dei personaggi più leggendari nella storia del wrestling. Si è spento oggi, 24 luglio 2025, nella sua casa di Clearwater, in Florida, a causa di un arresto cardiaco. Aveva 71 anni.
Nei giorni precedenti aveva subito un delicato intervento chirurgico al collo, e la moglie Sky Daily aveva rassicurato i fan sulle sue condizioni. Ma questa mattina, il cuore del gigante si è fermato. La notizia è stata confermata dal un comunicato ufficiale del suo manager e della WWE, che ha subito reso omaggio alla figura che, più di ogni altra, ha reso globale lo sport?spettacolo della lotta professionistica.
Basta un nome per evocare un’epoca: Hulk Hogan. Hogan, con la sua bandana gialla, i baffi a ferro di cavallo, i muscoli scolpiti e lo sguardo fiero rivolto alla folla, è stato molto più di un wrestler: è stato un simbolo culturale. La sua “Hulkamania” ha travolto l’America e il mondo intero negli anni Ottanta, trasformando la WWF (poi WWE) da intrattenimento di nicchia a fenomeno planetario.
Dal suo debutto nel 1979 fino agli anni 2000, Hogan ha calcato il ring come un eroe larger than life, incarnando lo spirito della vittoria a ogni costo, della giustizia, del coraggio. I suoi slogan – “Train, say your prayers and eat your vitamins” – sono diventati mantra per una generazione di giovani spettatori.
È stato 12 volte campione del mondo, protagonista assoluto di eventi storici come WrestleMania III, quando sollevò l’enorme André the Giant davanti a oltre 78.000 persone: un momento che molti considerano il più iconico nella storia del wrestling.
Impossibile elencare tutte le scene che hanno scolpito la leggenda di Hulk Hogan. Ma alcune restano impresse nella memoria collettiva:
WrestleMania III (1987) – Il celebre body?slam su André the Giant: il “gigante buono” viene sollevato da Hogan in un’esplosione di adrenalina.
Bash at the Beach (1996) – Hogan sciocca il mondo, tradendo i fan e passando “al lato oscuro”, fondando il gruppo nWo (New World Order): un gesto rivoluzionario che riscrive le regole del wrestling.
I suoi promo – “Whatcha gonna do, brother, when Hulkamania runs wild on you?”: una frase che è entrata nella cultura pop, ripetuta da milioni di fan.
WrestleMania XVIII (2002) – Hogan contro The Rock: due generazioni si affrontano in un match epico, tra applausi e pelle d’oca.
Il ritorno nella Hall of Fame (2020) – Dopo anni difficili e scandali, Hogan torna nella WWE, accolto con un lungo applauso. La leggenda è ancora viva.
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