Il vero (e insospettabile) finale di Friends: gli episodi di Joey ora gratis su YouTube

Joey, lo spin-off di Friends andato in onda anche in Italia, oggi rivive su YouTube: un ritorno alle atmosfere leggere dei primi anni Duemila.

Quando si parla di Joey, lo spin-off dedicato a Joey Tribbiani, si cade spesso in un equivoco: pensare a una serie mai vista, sparita nel nulla o rimasta incompiuta. In realtà Joey è andata interamente in onda, negli Stati Uniti e in Italia, seguendo un percorso televisivo completo. Semplicemente, è scivolata via quasi in silenzio, offuscata dal peso gigantesco lasciato da Friends e da un confronto che, fin dall’inizio, sembrava impari.

Prodotta come la serie madre da Warner Bros. e trasmessa da NBC negli Stati Uniti, Joey debuttò il 9 settembre 2004, pochi mesi dopo il finale di Friends. La prima stagione contava 24 episodi e provò a capitalizzare quel senso di continuità emotiva che legava il pubblico ai sei amici di New York. In Italia arrivò su Rai 2, con la prima stagione trasmessa dal 5 giugno 2006 e la seconda tra il 19 luglio e il 7 settembre 2008. Tutto regolarmente, tutto visibile. Eppure, al tempo, l’impatto fu tiepido. La serie passò, più che lasciare il segno.

Oggi però accade qualcosa di diverso. Gli episodi di Joey sono disponibili gratuitamente su YouTube attraverso i canali ufficiali legati all’universo di Friends, e questo cambia la percezione. Non tanto per una rivalutazione critica, quanto per il contesto in cui vengono riscoperti. Visti oggi, quei capitoli portano con sé un’atmosfera precisa: quella dei primi anni Duemila, con i suoi ritmi televisivi più lenti, le scenografie luminose, le risate di sottofondo, le sitcom pensate per accompagnare la sera, non per essere divorate in maratona.

Va segnalato che, in alcuni Paesi, la visione potrebbe non essere sempre disponibile per ragioni legate ai diritti di distribuzione. In questi casi, l’accesso può risultare limitato (in tal caso, potreste pensare a ricorrere a una VPN, sempre nel rispetto delle normative vigenti e delle condizioni delle piattaforme).

Un tuffo discreto nell’inizio millennio

Rivedere Joey oggi significa entrare in un tempo televisivo diverso, quasi sospeso. Non c’è la frenesia dello streaming moderno, non c’è la scrittura iper-stratificata delle serie contemporanee. C’è invece una leggerezza quasi ingenua, tipica di quell’inizio millennio che mescolava ottimismo, ironia e una certa fiducia narrativa nella serialità classica.

Joey Tribbiani resta quello che è sempre stato: diretto, candido, istintivo. Ma isolato dal gruppo storico, il personaggio cambia inevitabilmente ritmo. La serie prova a costruirgli attorno un nuovo microcosmo, nuovi rapporti, nuove dinamiche. Non sempre ci riesce, ma racconta comunque un passaggio interessante: cosa succede quando un personaggio amatissimo perde il coro che lo sosteneva?

La presenza su YouTube oggi rende questo esperimento più potente di quanto lo fosse all’epoca. Non perché Joey diventi improvvisamente un capolavoro nascosto, ma perché ora viene visto con uno sguardo diverso: non più come il “successore fallito” di Friends, ma come una fotografia coerente di un preciso momento televisivo e culturale.

E in questo senso funziona. Funziona come memoria visiva, come ritorno a un modo di raccontare che non esiste più, come ricordo di serate davanti alla TV generalista, quando le serie non inseguivano la perfezione (inseguivano senza raggiungere – è bene sottolinearlo) ma cercavano semplicemente di creare compagnia.

Non riscrive la storia di Friends. Non ne altera l’eredità. Ma aggiunge una coda, lieve, quasi laterale, che oggi appare meno stonata e più comprensibile di quanto fosse allora.

Forse era solo uscita nel momento sbagliato. O forse aveva semplicemente bisogno di distanza per essere guardata con maggiore serenità.


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