Menage a trois sulle rive del Ticino in pieno giorno: scandalo tra i bagnanti

13 Agosto 2020 Off Di Alessia D'Anna
Menage a trois sulle rive del Ticino in pieno giorno: scandalo tra i bagnanti

Un Menage a trois in pubblico sulle spiagge del Ticino ha lasciato di stucco alcuni bagnanti presenti sul posto. Vero è che trattasi di spiagge di nudisti e scambisti, ma è vero anche che non esiste più limite al nulla su queste spiagge.

E così la scorsa domenica, in località Castelletto di Cuggiono un uomo e due donne hanno superato il limite del consentito. A lamentarsi sono gli stessi bagnanti che si trovavano al Ticino per alcune ore di relax.

Lo shock dei bagnanti

A raccontare l’accaduto, Andrea, del posto “Ero con alcuni amici lungo una spiaggetta verso Bernate quando un uomo e due donne hanno consumato un rapporto in piena regola. Davanti a tutti e come se nulla fosse e senza minimamente preoccuparsi di infastidire chi prendeva il sole. Sono anni che vengo in queste zone, ma fino a questo punto non si erano mai spinti”.

Sebbene qualcuno abbia ripreso la scena con il cellulare, i tre hanno continuato indisturbati il loro rapporto. Nonostante le minacce di chiamare la polizia, non è intervenuto nessuno, quindi niente denunce e niente multe.

Una vera e propria vergogna considerato che spesso anche i bambini sono presenti. Dunque è inammissibile che vengano commessi atti osceni alla luce del sole senza preoccuparsi di niente, non è una bella cosa da vedersi.

Avvertimento dei cartelli

Nei pressi di Bernate Ticino, ci sono dei cartelli che recitano: “Attenzione possibili atti osceni nel tratto di fiume Castelletto Bernate”.

Un covo di trasgressione insomma, che priva a persone normali della possibilità di viversi le bellezze del fiume azzurro.

Una donna ha commentato: “Ormai non c’è più limite al peggio servirebbero controlli serrati, divieti, sanzioni e denunce. E’ inconcepibile una situazione di questo genere. Non esistono più regole. C’è chi arriva per fare il barbecue e lascia in giro i rifiuti e chi si comporta come se fosse a casa sua. Il Ticino è di tutti, anche di coloro che non vogliono vedere quelle cose. Sono loro ad essere nel torto in situazioni come questa”.


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