Collezionisti cinesi. Il potere dell’arte | Cosa sappiamo del documentario in onda su Rai 5?

18 Gennaio 2023 Off Di Alessia D'Anna
Collezionisti cinesi. Il potere dell’arte | Cosa sappiamo del documentario in onda su Rai 5?

Il palinsesto di Rai 5 arricchisce le proposte culturali del canale con un documentario molto peculiare, che va seguito con attenzione e curiosità. Si tratta di “Collezionisti cinesi. Il potere dell’arte”, il cui contenuto è tutto dedicato all’arte e alla tradizione cinese, popolo che ormai ha solo da insegnare all’Occidente. Guardiamo più da vicino il contenuto del documentario culturale in onda il 18 gennaio 2023 alle ore 19:30.

L’importanza dell’arte per i cinesi

Dal popolo cinese stiamo ereditando tantissimi usi e costumi, è diventato quasi fonte di ispirazione. Ed è proprio sulla falsariga di questa usanza che il documentario si imposta: uno sguardo d’insieme al mondo dei magnate cinesi. Sono stati intervistati i più affamati e curiosi collezionisti d’arte d’Oriente. Uno dei più importanti è Adrian Cheng che ha fondato ad Hong Kong il centro commerciale K 11 Art , in collaborazione con il Museo di Arte Moderna e il Centro Pompidou.

Da Cheng, così come da altri collezionisti intervistati nel documentario, impariamo il loro amore per il mondo dell’arte e la loro prontezza a spendere milioni e milioni di dollari per potersi accaparrare le più importanti opere di Van Gogh, Picasso, Modigliani, Manet, Monet e così via. Oltre ad essere acquirenti sfrontati, oltre ad essere collezionisti sfegatati, businessmen come Cheng considerano i loro bottini dei tesori veri e propri con i quali stanno arricchendo i più importanti musei di Shangai, Pechino ed altre metropoli cinesi. Non solo investono sull’arte occidentale, ma stanno trattando anche per poter portare nei musei manufatti imperiali cinesi da sfoggiare come veri e propri trofei.

Produzione e regia di “Collezionisti cinesi. Il potere dell’arte”

Il documentario è stato realizzato dalla collaborazione produttiva di Zero One Film e Radio Bremen. Il direttore artistico e storico è Grit Lederer, il quale ha guidato il giornalista, Minh An Szabó de Bucs (nonché sinologo e storico dell’arte) a toccare i tasti giusti durante le interviste dei collezionisti.


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