Mer. Giu 7th, 2023

La morte di Ciro l’immortale in Gomorra ha stravolto tutti. C’è addirittura chi, come Gabriele Parpiglia, lo considera ironicamente come “peggio dell’uscita dell’Italia dai Mondiali”. E se qualche giorno fa, in concomitanza con il finale della terza stagione di Gomorra, era iniziata a circolare la voce che Ciro l’Immortale sarebbe tornato, adesso è un autore stesso ad escludere la resurrezione del personaggio interpretato da Marco D’Amore, nella prossima stagione.

L’autore smentisce il ritorno di Ciro l’immortale e Salvatore Conte

Si tratta di Leonardo Fasoli, uno degli autori della serie Sky che interpellato da La Repubblica ha seccamente smentito un ritorno del malavitoso nella prossima stagione:

“Noi non facciamo quei trucchi tipici delle serie molto lunghe, dove ci sono personaggi che muoiono e poi rispuntano. Semmai lo dichiariamo subito, com’è stato per Genny che si pensava morto e invece venne inquadrata la mano che si muoveva”

Nel corso dell’intervista ha anche smentito un ipotetico ritorno di Salvatore Conte, altro personaggio amato dal pubblico della serie e deceduto all’inizio della seconda stagione:

“Noi dobbiamo avere il coraggio di tirare dritti, non dobbiamo forzare i fatti solo per fare contento il pubblico. Un racconto così costruito lascia aperta la vicenda a qualsiasi accadimento, mentre al contrario se ci sono personaggi che tu non tocchi mai, alla fine sai chi è che vince e chi è che perde. Una cosa del genere può accadere a chiunque, fra i personaggi, e questo rende il racconto più avvincente. Certo, paghi un prezzo, ma lo avevamo già messo in conto quando avevamo fatto morire Conte, che era un bellissimo personaggio, o Imma”

Il tema della morte nella serie

Fasoli, continua poi l’intervista, chiarendo come la morte sia uno dei punti cruciali in una serie di camorra come quella sky:

 “Tutti hanno avuto tantissimi lutti. Una volta uno di questi personaggi mi ha raccontato la sua storia al cimitero di Secondigliano, indicandomi tutte le tombe dei suoi amici: nessuno era rimasto in piedi a parte lui. In quel mondo o muori o finisci in carcere e l’assoluta incertezza è psicologicamente la condizione più logorante. Nella narrazione la devi mantenere per non tradire la realtà di quel mondo”


Clicca qui per seguire la nostra pagina Facebook
Clicca qui per seguire NonSolo.TV su Instagram
Clicca qui per seguire NonSolo.TV su Google News
Clicca qui per iscriverti al nostro canale Telegram