Sgarbi a La Zanzara: “Ho fatto sesso con due trans…”

15 Ottobre 2019 Off Di Mario Barba

Vittorio Sgarbi, ospite del programma radiofonico ‘La Zanzara’, condotto da Giuseppe Cruciani e David Parenzo, ne ha fatta un’altra delle sue.

L’intervista al critico d’arte più famoso d’Italia inizia con una digressione sul Movimento 5 Stelle e sulla persona di Beppe Grillo. In seguito il discorso andrà a toccare argomenti molto più intimi della vita di Sgarbi, parlando della differenza, o non differenza a suo dire, tra donne e trans durante un rapporto sessuale, finendo per parlare anche delle sue esperienze personali in tal senso. Ecco qualche stralcio dell’intervista a Vittorio Sgarbi:

I grillini? Sono dei pezzi di merda. Sono ignoranti e incapaci che rubano lo stipendio e lo tolgono a quelli che se lo meritano. Nessuno di loro è eletto. Sono tutti nominati da Grillo che ha preso i voti di tutti e non è lì. In compenso in casa sua suo figlio ha stuprato una ragazza”.

“Ma non eri garantista, non puoi dire che il figlio di Grillo è uno stupratore…”

Io garantista? Non sono affatto garantista. Se tu hai educato tuo figlio a stuprare sei una merda umana. Un uomo di merda. E ti dirò di più. Siccome la storia è storia, Attilio Piccioni era il capo della Dc. Suo figlio, Piero Piccioni, era un grande un grande musicista che ha fatto fior di colonne sonore, viene accusato di avere stuprato, preso una donna e lo arrestano. Il padre si è dimesso. Quella è la morale. Oggi un signore fa un governo perché vuol proteggere il figlio con il ministro Bonafede che è un suo servo”.

“Ma siamo ancora alle accuse, non ci sono sentenze e tu difendi sempre gli indagati…”

Me ne sbatto i coglioni. Difendo gli indagati che piacciono a me, loro mi fanno schifo. Quindi non li difendo. Vi dirò di più. Il punto non è tanto sulla sostanza dell’accusa, potrebbe anche essere che l’accusa poi cada. Intanto c’è. Ma quanto si è parlato del figlio di Salvini perché era stato sulla motoretta di un poliziotto? Ne hanno parlato per un mese e mezzo. Era ministro? Ma dov’era il reato? Dove cazzo era? Sto dicendo che era un fatto piccolo di cui si è parlato molto. L’altro è un fatto grande di cui anche voi vi vergognate di parlarne. Sto dicendo che il dato era discutibile, ma piccolo. Oggi la stampa censura lo stupro del figlio di Grillo a casa di Grillo, a casa sua. Di cosa avete paura, vi cagate sotto? E’ solo il figlio del capo di un partito di merda, di un partito di stronzi”.

 

“Il pompino lo fa meglio una donna o un trans?”

Eva Robin’s – dice Sgarbi – ha un uccellino che è come un dito. La terza, la famosa morta, non si può dire chi è ma si può dire questo: il pompino lo fa meglio una donna o un trans? La bocca è uguale? I denti sono uguali? La lingua è uguale? Il pompino è puro. E questo prova che quando stai con un trans, stai con una donna. Ha per caso un pezzo di uccello. Però basta che tu non lo usi troppo. A me è capitato in qualche occasione anche di non trovare quasi niente. Vittoria Schisano per esempio, che è una figa fulminante, sono arrivato lì, l’ho presa poi ho toccato davanti…ma cosa c’è qui? C’è un residuo di uccello che si era dimenticato di togliere.

Nelle statue antiche, poi anche in quelle moderne, se vai al museo Guggenheim c’è una scultura di Marino Marini che è un cavaliere con l’uccello. Lo puoi montare e smontare. Se lo monti è perché c’è poca gente, quando c’è molta gente invece lo togli. Se mi faccio fare un pompino da un uomo al buio, come si fa a capire che è un maschio?”.

 

Quale era la posizione esatta nel gioco a tre con la “morta”?:

“La morta al momento era viva. No, perché si può anche stare con una morta. La situazione era questa: Sgarbi prende la Eva Robins, la prende nell’unico buco che ha, cioè dietro. Valorizza il suo punto davanti e lo ficca dentro la figa della morta. E’ logica. Se l’ho mai preso dietro? Io no perché ho le emorroidi”.