L’alba dei morti viventi: la storia del remake del grande classico di George Romero

30 Maggio 2020 Off Di erredivi
L’alba dei morti viventi: la storia del remake del grande classico di George Romero

Partiamo dall’originale.

E da un terribile vizio che abbiamo in Italia, quello di trasformare i titoli delle opere filmiche.

Un esempio è Gioventù Bruciata, traduzione di Rebels Without Cause.

In Italia, Dawn of the Dead (traducibile letteralmente ne L’alba dei morti viventi) – film del 1978 con la regia di George A. Romero – uscì con il titolo Zombi.

Facile per lo spettatore capire si trattasse di un film di Zombi.

Scelta poco assennata se si pensa che il film dovrebbe fare parte di una trilogia in cui gli altri due film sono La notte dei morti viventi e Il giorno dei morti viventi (in Italia intitolato Il giorno degli zombi).

Forse non si voleva confondere l’ingenuo spettatore (L’alba dei morti viventi sarebbe stato troppo simile a La notte dei morti viventi, ma sarebbe stato filologicamente più corretto), ma tant’è.

Zombi – uscito nel 1978 (dieci anni dopo il primo capitolo, La notte dei morti viventi – film che vi incorporiamo di seguito) – è un grandissimo classico del cinema horror.

Ha incassato 55 milioni di dollari nel mondo e, al netto degli incassi, ha avuto una enorme influenza culturale (in tal senso, vi suggeriamo di fare un giro sulla pagina di Wikipedia al riguardo).

L’alba dei morti viventi, il remake (dal titolo corretto)

Una influenza tale che nel 2004 è stato girato il remake (del primo capitolo, di remake ne sono stati girati due).

La regia è affidata a Zack Snyder, poi regista di altri film culto come 300 e Watchman, oltre ad alcuni film con eroi della Marvel.

E c’è una grossa differenza sostanziale tra l’originale e il remake (che ha avuto un buon successo in termini di incassi – oltre 100 milioni in tutto il mondo): nell’originale gli zombie si muovono lentamente, in questa versione degli anni ’00 no.

Interessante quanto scritto dall’accademico Peter Dendle nel suo libro ‘The Zombie Encyclopedia’: se il film originale “è servito da ponte tra l’orrore chiassoso e frenetico degli anni ’70 e lo splatter frenetico che arriverà negli anni ’80”, il remake del 2004 “generalmente rinuncia alla suspense legata al montaggio lento a favore di un’azione frenetica “

Si era pensato frattanto di fare un sequel del remake, ma il progetto è stato poi abortito.