Chi è Valentina Sampaio, la prima modella transgender su Sports Illustrated

16 Luglio 2020 Off Di Sara Fonte
Chi è Valentina Sampaio, la prima modella transgender su Sports Illustrated

Ecco chi è Valentina Sampaio, la prima modella transgender scelta per la copertina di Sports Illustrated

Valentina Sampaio è nata ad Aquiraz nel Brasile il 10 dicembre 1996, è la prima modella transgender che è stata scelta per apparire sulla copertina della nota rivista statunitense Sports Illustrated.

Il percorso di transizione della modella brasiliana è iniziato quando aveva solamente 8 anni, ha iniziato a farsi chiamare Valentina quando ne aveva 10. Ha poi sfilato per la prima volta all’età di 15 anni.

Valentina Sampaio è stata la prima modella trans apparsa sulla copertina di Vogue, sull’edizione di Parigi, Brasile e Germania nel 2017. Due anni dopo è stata il simbolo di una campagna di Victoria’s Secret, era la prima volta che il noto marchio di lingerie assumeva una modella transessuale. Ha ricoperto anche i panni di ambasciatrice del marchio L’Oréal.

Su Instagram la modella brasiliana si è detta emozionata per essere stata scelta da Sports Illustrated. Nella didascalia del post che ha pubblicato ha scritto: “Sono emozionata e onorata: mi vedono come la donna e la persona che sono. Voglio che un giorno tutto questo non sia importante, non sia nuovo”.

La Sampaio ha aggiunto: “Sono nata trans in un remoto e umile villaggio di pescatori nel nord del Brasile. Il Brasile è un paese bellissimo, ma vede anche il più alto numero di crimini violenti e di omicidi contro la comunità trans nel mondo, tre volte quello degli Stati Uniti. Essere trans significa solitamente affrontare porte chiuse ai cuori e alle menti delle persone.”

Valentina Sampaio ha poi concluso dicendo: “Ci troviamo di fronte risatine, insulti, reazioni spaventose e violazioni fisiche solo per il fatto di esistere. Le nostre possibilità di crescere in una famiglia amorevole e accettabile, avere una fruttuosa esperienza a scuola o trovare un lavoro dignitoso sono inimmaginabilmente limitate e difficili”.

Sara Fonte