Chi è Alessandro Barbero? | Biografia e curiosità

28 Luglio 2020 Off Di Mario Barba
Chi è Alessandro Barbero? | Biografia e curiosità

Alessandro Barbero nasce a Torino il 30 Aprile del 1959.

Dopo aver terminato gli studi classici presso il Liceo classico Cavour si iscrive a Lettere dove consegue la laurea nel 1981 con una tesi in Storia Medievale. Tre anni dopo, nel 1984, vince il concorso come ricercatore in Storia Medievale all’Università degli Studi di Roma Tor Vergata e, parallelamente, consegue il dottorato alla Scuola Normale di Pisa.

Precedentemente professore associato, Barbero nel 2002 diventa professore ordinario presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale Amedeo Avogadro.

Comincia a scrivere libri già nel 1994, con l’uscita di ‘Dizionario del Medioevo‘, scritto a quattro mani con Chiara Frugoni, e sei anni dopo pubblica la biografia ‘Carlo Magno. Un padre dell’Europa‘. Riconosciuto il suo lavoro, grazie anche al Premio Strega vinto nel 1996 con ‘Bella vita e guerre altrui di Mr. Pyle, gentiluomo‘, dal 2007 inizia la sua collaborazione con Piero Angela nel programma culturale in onda sulla Rai diretto da quest’ultimo, Superquark.

Sempre con Piero Angela, nel 2012, pubblica ‘Dietro le quinte della Storia‘ e dal quel momento inizia la sua collaborazione con l’emittente televisiva Rai 3, della quale è stato membro del comitato scientifico.

Ma è negli ultimi anni che Barbero ha acquistato una qual certa notorietà grazie alla popolarità ottenuta su internet, e nello specifico su YouTube, nel quale inizia un’attività divulgativa espletata attraverso una serie di conferenze ed interventi in alcuni canali di libera informazione e non solo.

Uomo di grande cultura e sicuramente molto appassionato alla sua materia, si è espresso spesso riguardo le sue posizioni politiche definendosi “comunista” e a tal proposito il 19 settembre 2019 ha preso una posizione netta contro la Risoluzione del Parlamento europeo sull’importanza della memoria europea per il futuro dell’Europa, nella quale venivano equiparati nazismo e comunismo, sostenendo che l’ideologia comunista non è paragonabile a quella nazista.