Resta con me: la storia vera dietro al film sul naufragio

4 Novembre 2020 Off Di Luca Luppino
Resta con me: la storia vera dietro al film sul naufragio

Stasera alle 21:20 Rai 2 manderà in onda Resta con Me.

Il film, ispirato ad una storia vera, narra del naufragio di una ventitreenne a bordo di una piccola imbarcazione, danneggiata dall’uragano Raymond.

Il film è diretto da Baltasar Kormákur ed ha per protagonisti Shailene Woodley e Sam Claflin.

Trama

Tami Oldham Ashcraft è una giovane 23enne di San Diego e si trova a Tahiti. Si fidanza con lo skipper Richard Sharp, che condivide la sua voglia di girare il mondo.

Quando a Richard viene assunto per riportare un veliero da Tahiti a San Diego e i due innamorati si imbarcano assieme.

Il secondo giorno di viaggio il veliero ha la malaugurata sorte di imbattersi nell’uragano Raymond. Richard manda Tami sottocoperta mentre cerca di governare la nave, dove un’onda particolarmente potente le fa battere la testa, facendola svenire.

Il giorno dopo, calmatesi le acque, Tami torna allo scoperto per non trovare alcuna traccia di Richard ed un’imbarcazione severamente danneggiata.

Sola in mezzo all’oceano, Tami aggiusterà l’imbarcazione come può e si darà alla ricerca di Richard, nonché della terraferma prima che le scorte di cibo esauriscano.

Tami Oldham Ashcraft

Tami Oldham Ashcraft è una persona reale e nel 1983 si è veramente trovata naufraga in mezzo all’oceano, quando l’uragano Raymond si è abbattuto sull’imbarcazione Hazaña. Il fidanzato Richard Sharp morì durante l’incidente.

Proprio come descritto nel film, Tami perse conoscenza sino al giorno dopo. Al suo risveglio Richard non c’era più, la nave aveva iniziato ad imbarcare acqua, gli alberi si erano spezzati ed i sistemi radio e di navigazione erano inoperabili.

Ashcraft riuscì ad improvvisare una vela di fortuna unendo la rimanenza di due vele distrutte, nonché una pompa per rimuovere l’acqua infiltrata a bordo.

Date le condizioni precarie della nave Ashcraft fece rotta per le Hawaii in quanto meta più vicina. Data la mancanza di un sistema di navigazione si dovette affidare interamente ad un sestante ed un orologio.

Ashcraft sopravvisse al viaggio nutrendosi di cibo in scatola. Dopo 41 giorni di navigazione, riuscì a giungere a Hilo, nelle Hawaii.