Da Sorrentino a Kusturica: l’influenza di Diego Maradona sul Cinema

26 Novembre 2020 Off Di Luca Luppino
Da Sorrentino a Kusturica: l’influenza di Diego Maradona sul Cinema

Diego Maradona è purtroppo passato a miglior vita all’età di sessant’anni.

Mentre i suoi fan in tutto il mondo lo compiangono e ne ricordano l’innovazione sul campo dal calcio, così anche il cinema ricorda il suo debito di gratitudine nei confronti de “El pibe de oro”.

Questa sera, non a caso, su Rai 3 sarà possibile recuperare Diego Maradona, il film biografico di Asif Kapadia.

Maradona, con la sua personalità, i suoi eccessi e la sua capacità di stupire, ha affascinato molti registi. Il primo a chiedere a Maradona di recitare fu Palito Ortega nel lontano 1980, in ¡Qué linda es mi familia!.

El pibe ha interpretato poi nientemeno che sé stesso nel 1999, in Tifosi di Neri Parenti.

Tuttavia i segni maggiori lasciati da Maradona vengono non dai film in cui ha recitato, ma quelli che lo omaggiano come Kapadia.

Viene in mente Santa Maradona, dedicato a lui in vece dell’importanza che il calcio ha per i ragazzi (e per il regista) protagonisti del film. Il film è un cult per i torinesi.

Marco Risi gli ha dedicato un intero documentario, chiamato Maradona – La mano de Dios. Anche Kusturica con Maradona di Kusturica, che mostrò a Cannes e Federici con Maradonapoli, in cui si racconta il rapporto di Napoli con l’atleta argentino.

Spicca poi fra tutti Paolo Sorrentino, unito al calciatore da un evento casuale ma fondamentale nella vita del regista, come lui ha stesso ha raccontato.

La mano di Dio si intitola infatti il suo prossimo film, frase celebre di Maradona e per la quale il calciatore aveva anche minacciato di fare causa.

Sorrentino omaggia Maradona anche in Youth, creando un personaggio stanco e fuori forma, che ricordando la grandezza passata trova la forza di inseguire il suo futuro.


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