Triste epilogo per Fabio e Mingo: il secondo condannato per truffa a Mediaset

15 Dicembre 2020 Off Di dorina
Triste epilogo per Fabio e Mingo: il secondo condannato per truffa a Mediaset

Striscia la Notizia ha subito un duro colpo. Chi avrebbe detto che un suo inviato fosse condannato al carcere? Ebbene, è proprio così, Domenico De Pasquale ( chiamato Mingo) è stato condannato da una sentenza del Tribunale di Bari. Egli dovrà trascorrere in carcere 1 anno e 2 mesi, scendiamo nei dettagli.

Striscia la Notizia news, Domenico De Pasquale dovrà scontare 1 anno e 2 mesi di reclusione


Domenico De Pasquale è stato condannato al carcere perché ritenuto colpevole dei reati di truffa, falso e diffamazione. Striscia la Notizia ha quindi trasmesso, inconsapevolmente falsi servizi tra l’anno 2012 e il 2013.

Non solo Mingo è stato ritenuto colpevole, per avere inventato fatti, spacciati per realmente accaduti. L’ex inviato del tg satirico di Antonio Ricci è stato condannato con la moglie.

Corinna Martino, moglie di Mingo era niente di meno che l’amministratore unico della Mec Produzioni srl di cui il marito era socio.

Domenico De Pasquale e la moglie hanno truffato Mediaset

La coppia, secondo quanto è stato loro imputato, avrebbe truffato Mediaset. Quest’ultima ha pagato dei servizi relativi a vicende inventate. Gli stessi sono stati però spacciati per veri.

Non solo, Domenico De Pasquale e la consorte avrebbero richiesto e ottenuto dall’emittente costi, non dovuti, per pagare figuranti e attori.

La moglie è stata condannata per la denuncia di avere smarrito la patente e delle carte di credito. Con queste ha noleggiato un’auto, in seguito, comparsa in uno dei falsi servizi.

Le truffe sarebbero avvenute all’insaputa di Fabio De Nunzio, l’inviato che all’epoca lavorava in coppia con Mingo.

Mingo è stato ritenuto colpevole di quattro truffe

Domenico De Pasquale ha commesso, secondo il Tribunale di Bari, quattro truffe. Quattro sono i servizi che Striscia la notizia ha trasmesso tra il 2012 e il 2013. L’inviato di Striscia è stato assolto per la presunta truffa relativa ad altri sei servizi. La simulazione di reato, invece, risulta prescritta.

Il Tribunale di Bari ha disposto un risarcimento danni alle parti civili. RTI, Antonio Ricci, Lorenzo Beccati, Gennaro Ventimiglia, Fabio Nocchi, Marco Pisciotta, Massimo Dimunno, Giovanni Tamborrino, Carlo Sacchetti, Alessandro Meazza e Massimo Greggio.

Mingo e la moglie dovranno versare a Ricci e Beccati 5 mila euro di provvisionale. Alle altre parti civili andranno 1000 euro versati dalla coppia che ha commesso i reati.