Pierluigi Diaco confessa: “Mi piacerebbe intervistare un bambino, senza trattarlo da tale”

5 Ottobre 2021 Off Di KatiaDiLuna
Pierluigi Diaco confessa: “Mi piacerebbe intervistare un bambino, senza trattarlo da tale”

Il giornalista Pierluigi Diaco è stato intervistato da I Lunatici, programma di Rai Radio 2, per svelare i segreti delle sue interviste

Lunedì notte, 4 ottobre 2021, Pierluigi Diaco è stato ospite de I Lunatici, programma condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio su Rai Radio 2. Il giornalista e conduttore di Ti Sento su Radio 2 ha raccontato i suoi esordi da giovane in radio con il programma Italia Radio, per poi approdare in tv in Di Sabato, format in cui venne notato da Claudio Cecchetto.

“Ma io andavo a scuola e non potevo andare a Milano per lavorare con lui” ha esordito così Diaco ai microfoni di Rai Radio 2 raccontando del momento in cui il disk jockey gli fece una proposta di lavoro. “Fortunatamente l’allora dirigente di Rai Radio2, che si chiama Gigi Marziali, mi chiamò per condurre un programma il pomeriggio su Radio2. Si chiamava la cantina, invitavo artisti sconosciuti a suonare. Sono venuti Carmen Consoli, Alex
Britti,Niccolò Fabi, Daniele Silvestri. Sono venuti prima di diventare famosi” ha poi aggiunto il giornalista e conduttore radiofonico.  Un carattere spigoloso, molto esigente, ma molto dedito al lavoro così si è descritto Diaco: “Mi andava comodo dal punto di vista mediatico, ma non ero strutturato, non avevo la solidità
caratteriale e culturale. Però ho fatto un lavoro costante, quasi da operaio, tutti i giorni, compresi gli errori“. 

Il giornalista ha poi spiegato che quegli errori erano sicuramente dovuti all’inesperienza. La svolta per Diaco arrivò verso i trent’anni con Chiamate Roma 3131, programma che l’ha aiutato a perfezionare la techica nelle interviste: “Dovevo esserci meno io e più gli ospiti“. Diaco infatti è riuscito a crearsi uno stile tutto suo: quello di empatizzare con gli ospiti.  “E’ uno stile che divide, su questo non c’è dubbio e ne sono consapevole. L’empatia di cui parli nasce da una tecnica, non vedo mai gli ospiti prima di intervistarle, non li accolgo o li saluto in camerino, tento di onorare quel patto di fiducia che credo di avere con spettatori” ha spiegato il giornalista parlando delle sue interviste.

Quella più emozionante per Diaco, è stata quella con Sergio Endrigo, cantautore preferito di suo padre scomparso:  “A Radio2 appena arrivai chiesi il numero . Gli raccontai la storia di mio padre, lui venne ospite per una settimana intera”. Infine, Pierluigi Diago ha svelato chi desiderabbe tanto intervistare nel corso della sua carriera:Mi piacerebbe poter intervistare un bambino, ed è molto difficile, le procedure e le regole da rispettare sono tantissime. Intervistarlo senza trattarlo da bambino. Io credo invece che abbiano un mondo interiore incredibile”.