Chi è Chef Ruffi? È serio o fa ironia? Curiosità sul fenomeno web da Dubai

6 Febbraio 2024 Off Di NonSolo.Tv
Chi è Chef Ruffi? È serio o fa ironia? Curiosità sul fenomeno web da Dubai

Ma Chef Ruffi cucina davvero così oppure prende in giro i grandi cuochi e i programmi di cucina? È la domanda che si pongono tutti coloro che seguono il fenomeno web, che capovolge alcune delle ricette ‘sacre’ della cucina italiana con irriverenza e tanto divertimento. I video di Chef Ruffi sono (sembrano) proprio all’insegna dell’ironia e della presa in giro nei confronti dei chef più famosi.

Il tutto caratterizzato da un alone di mistero, dato che nessuno sa chi sia realmente Chef Ruffi. Il fenomeno web si presenta infatti sempre mascherato, in modo da mantenere l’anonimato e proteggersi anche dai tanti hater. Ebbene sì, sono in molti a criticare il cuoco perché rovinerebbe alcuni dei piatti più amati della tradizione italiana (e di seguito ve ne presentiamo un esempio).

Eppure, nonostante gli attacchi, Chef Ruffi può contare anche su tanti ammiratori e fan, che lo seguono sempre con passione e attendono con ansia le sue nuove creazioni (può vantare sui follower ben mezzo milione di follower). La sua capacità di ribaltare le ricette e diffonderle così bene sui social presuppone che si tratti davvero di un cuoco: dall’accento che si sente nei suoi video l’impressione è che provenga dalla provincia di Salerno, probabilmente dalla zona del Vallo di Diano (anche se lavora all’estero).

Negli anni ha riscosso molte attenzioni, con copiose interviste ed articoli dedicati al personaggio che fa storcere il naso agli italiani che fanno dell’ortodossia culinaria un loro marchio di fabbrica.

E se noi – che abbiamo scritto di questo insolito cuoco già oltre un anno fa – siamo probabilmente l’ultima ruota del carro, ben più note realtà hanno scritto di lui – a partire dal sito di Gambero Rosso, che ha voluto dedicargli un’intervista speciale in cui viene definito già nel titolo “il peggiore cuoco italiano al mondo”.

Altre interviste sono state rilasciate da Ruffi a diverse altre realtà tra cui, di recente, al Corriere della Sera (ciò significa che chef Ruffi ha raggiunto davvero una popolarità mainstream – temiamo che non riusciremo mai ad invervistarlo a nostra volta).

Chef Ruffi, perché si chiama così?

Proprio nell’intervista rilasciata al Corriere, Chef Ruffi ha raccontato il perché la scelta del nome d’arte (no, Chef Ruffi non si chiama così all’anagrafe – non è il suo cognome):

“Ruffi, o cucina ruffiana, è una parola che andrebbe messa nel vocabolario. Come la senti ti viene in mente la cucina, le ricette, qualcosa associato al cibo. Ruffi insegna in modo molto speciale tecniche, ricette e ingredienti che alcuni non sapevano nemmeno che esistessero, anche se li mangiano tutti i giorni. Tipo il glutammato del dado, che adesso guai a mangiarlo. O ricette come la carbonara: da quando c’è Ruffi è rinata. In Italia non la mangiava nessuno, la vera. Fuori Roma a casa si faceva una volta ogni vent’anni, ora è scoppiata la carbonara-mania. Tutti esperti. La sanno fare anche i bambini, Ruffi qualcosa la insegna”.

Con questa verve polemica, è normale che Ruffi abbia diversi hater – e agli hater aveva già risposto in un’intervista rilasciata nel 2022 a Ondanews: “Se non sei criticato significa che non sei nessuno. Automaticamente quando divento superiore c’è gente che diventa gelosa. Comunque l’invidioso mi loda senza saperlo”.

Chef Ruffi è serio o fa ironia?

Infine, tornando all’intervista rilasciata al Corriere,  possiamo rispondere alla domanda presente già nel titolo del nostro post: Ruffi ci è o ci fa?

“Entrambe. Penso davvero che io sia lo chef più famoso d’Italia, non dico del mondo, perché secondo me al di fuori dell’Italia non possono neanche essere chiamati chef. Se la gente mi esalta come una rockstar un motivo ci sarà, non sono mica pazzi. Poi quelli che prendono in giro, gli haters, quando sei bravo e famoso ci sono, non puoi farci niente. Ma alla fine sono proprio quelli che fanno la fila per una foto, li amo”.

(Articolo pubblicato da R.N. il 24 agosto 2022, aggiornato ed ampliato il 6 febbraio 2024)