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Cinema e sesso: nasce l’intimacy coordinator, di che cosa si tratta?

Ecco che cos’è l’intimacy coordinator cosa fa nel cinema

Negli ultimi anni, l’industria cinematografica ha visto l’evoluzione dei suoi membri chiave, con l’introduzione di una figura cruciale chiamata “intimacy coordinator”. Questo ruolo è emerso prima a Hollywood e ora sta diventando sempre più presente anche nei set italiani. Ma chi è davvero l’intimacy coordinator e quale ruolo svolge?

In sostanza, l’intimacy coordinator agisce come un “esperto anti molestie”. La sua funzione principale è quella di agire come consulente, assicurando che gli attori e le attrici si sentano sicuri e a loro agio durante le riprese di scene delicate, come quelle che coinvolgono sequenze erotiche o rapporti sessuali. Questa figura è stata introdotta per proteggere la produzione da potenziali accuse di molestie e allo stesso tempo garantire che gli attori possano lavorare in un ambiente professionale e rispettoso.

Asia Argento, che ha già lavorato in produzioni all’estero con l’assistenza di un’intimacy coordinator, sottolinea l’importanza di questa figura per proteggere la produzione: “Nasce per proteggere la produzione, perché se succede qualcosa, l’avvocato può dichiarare di aver chiesto se andasse tutto bene sul set.”

Ambra Angiolini, coinvolta per la prima volta in una produzione con un’intimacy coordinator, condivide la sua esperienza positiva: “Non ho mai trovato nella mia carriera una persona che in camerino mi chiedesse come mi sentissi a girare una scena poco vestita: ma lo trovo molto giusto e in linea con questo periodo storico.”

Anche attori come Pietro Sermonti sottolineano l’importanza dell’intimacy coordinator, specialmente per le giovani attrici. Sermonti afferma: “Credo che sia importante soprattutto per le giovani attrici, che girando un film sanno di poter contare su una figura di riferimento con cui poter parlare, nel caso ci siano problemi sul set.”

Fra le prime a svolgere questo ruolo in Italia c’è Luisa Lazzaro, ballerina formatasi a Londra. Lazzaro spiega che la gestione delle scene erotiche è simile alla costruzione di un balletto: “Siamo coreografi e facilitatori.” Prima di girare, si lavora sulla sceneggiatura, valutando i vari personaggi e definendo le inquadrature e il linguaggio visivo della scena. L’intimacy coordinator chiede il consenso agli attori prima delle riprese e raccoglie un feedback dopo.

L’importanza di questa figura è riconosciuta anche da Prime Video, che ha stanziato borse di studio per la formazione degli intimacy coordinator, consentendo loro di lavorare sia in Italia che all’estero. Anche piattaforme come Netflix e Sky Italia prevedono di lanciare corsi italiani per Intimacy Coordinator nel 2024.

Sebbene alcuni registi italiani, come Francesco Bruni, Neri Parenti e Giovanni Veronesi, non abbiano ancora utilizzato l’intimacy coordinator nei loro progetti, riconoscono l’importanza di questa figura, soprattutto per produzioni che coinvolgono scene più esplicite.

 

KatiaDiLuna

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