Lo scorso 10 ottobre 2024 è stata inaugurata a Napoli, Tu si na cosa grande, una delle ultime opere dell’artista e designer italiano Gaetano Pesce. Situata in Piazza Municipio, l’installazione raffigura una rivisitazione stilizzata di Pulcinella, celebre maschera della tradizione partenopea, alta ben 12 metri. La scultura, caratterizzata da due cuori trafitti da una freccia dorata, ha subito generato polemiche e ironia sui sociale per la sua forma fallica. L’opera inoltre rappresenta un atto d’amore per Napoli e uno dei momenti più discussi della rassegna Napoli Contemporanea, curata da Vincenzo Trione.
Ma chi era esattamente Gaetano Pesce?
Gaetano Pesce nacque a La Spezia nel 1939 e morì a New York nell’aprile 2023. L’artista è stato un esponente di spicco del “design radicale”, movimento che negli anni ’60, che sfidò le convenzioni estetiche e funzionali del design tradizionale.
Pesce studiò architettura presso lo IUAV di Venezia, dove iniziò a esplorare la fusione tra arte, design e architettura, sviluppando uno stile unico e sperimentale che abbracciava l’uso di materiali innovativi e forme audaci. La sua carriera è stata caratterizzata da un’intersezione di discipline artistiche: dal design di oggetti iconici, come la celebre serie di sedute “Up”, alle grandi installazioni artistiche che sfidano l’interpretazione convenzionale dello spazio pubblico.
Pesce fu noto per la sua capacità di trasformare materiali comuni, come resina e gomma, in opere d’arte evocative, spesso provocando dibattiti sull’estetica e la funzione dell’arte nel contesto sociale. Le sue opere sono state esposte nei principali musei del mondo, tra cui il Museum of Modern Art (MoMA) e il Metropolitan Museum of Art di New York, il Victoria and Albert Museum di Londra e il Centre Georges Pompidou di Parigi.
Una delle sue ultime opere è Tu si na cosa grande, scultura poliedrica e controversa, rifletteva la sua visione dell’arte come strumento di dialogo e critica. Un’opera, che pur essendo stata accolta con reazioni contrastanti, è un ulteriore esempio del suo impegno intelligente nel creare opere che non lasciano indifferenti, spingendo lo spettatore a riflettere su ciò che l’arte può rappresentare nel contesto moderno. Insomma, se non fosse stato di forma fallica e senza un titolo particolare avrebbe creato lo stesso clamore? Sembrerebbe piuttosto difficile, no?
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