E’ uno scenario che nessuno si sarebbe mai immaginato ma, che piaccia o meno, è realtà. La Nazionale Italiana dopo sessant’anni non parteciperà ad un mondiale di Calcio. La Russia, dove si disputerà la competizione calcistica più importante al mondo dal 14 giugno al 15 luglio 2018, farà a meno dell’Italia.
Tralasciando aspetti economici che riguardano gli sponsor e aspetti logistici che puntano il dito sui dirigenti della nazionale, in termini televisivi cosa succede?
Non è un segreto il fatto che la più importante fetta di guadagni dai mondiali arriva dalla televisione. La Nazionale in media attira un’audience di 8-12 milioni (più dell’intera popolazione svedese, che ieri sera ha festeggiato gridando a suon di “Miracolo a Milano”) che può superare i 20 milioni nelle partite più seguite di Europei e Mondiali. Così la mancata qualificazione degli azzurri a Russia 2018 costerà alla FIFA una perdita di circa 100 milioni di euro rispetto a Brasile 2014.
L’assegnazione dei diritti televisivi per l’Italia, venduti dall’Advisor M&P Silva per conto della Fifa, deve ancora avvenire. Si è infatti aspettato l’esito della partita di ieri sera per dare un valore al pacchetto dei diritti televisivi stessi. Fra Rai e Sky, nei mondiali precedenti, la Fifa aveva incassato circa 180 milioni, mentre senza l’Italia in Russia sarà dura superare quota 80.
I diritti verranno assegnati in un unico blocco, senza distinzioni tra piattaforme, ma il vincitore sarà poi libero di rivendere i diritti per le piattaforme che non lo interessano. La posta in palio dei ricavi pubblicitari sarebbe stata molto allettante per i networks televisivi italiani perché in questa edizione che si svolge in Europa, gli orari delle partite saranno sempre a portata di milioni di spettatori potenziali.
Quest’anno, inoltre, sembrava un anno importante per la vendita dei diritti televisivi dei mondiali perché per la prima volta non sarebbero state solo Sky e Rai ad essere in corsa per l’aggiudicazione dei diritti. Si era, infatti, iniziato a vociferare di un importante interessamento della Mediaset, pronta a rimettersi nella mischia dopo aver perso la coppa dalla grandi orecchie, ceduta a Sky. Sarebbe una prima volta per la TV commerciale, ma visto l’esito della partita di ieri, e quindi la mancata qualificazione ai mondiali sembra alquanto improbabile che Mediaset decida di accaparrarsi i diritti.
La battaglia è aperta. E dopo l’esito di ieri i networks televisivi stanno decidendo che proposta avanzare nelle loro buste sigillate.
Per certo la Finale dei Mondiali 2018 di calcio sarà trasmessa – come la legge stabilisce – in chiaro, senza obbligo di pagare abbonamenti. Per tutti gli altri incontri si profilerà una vera e propria battaglia tra Rai e Sky con cifre molto più basse a come avremmo assistito nel caso in cui l’Italia ieri sera ci avesse fatto gridare “Goal!” al San Siro di Milano.
Stefano Vilardo
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