“Un gruppo di maleducati”, il regista Joss Whedon risponde alle critiche su ‘Justice League’

17 Gennaio 2022 Off Di C.F.
“Un gruppo di maleducati”, il regista Joss Whedon risponde alle critiche su ‘Justice League’

Sono passati anni ma, Joss Whedon ha voluto esprimere il suo pensiero riguardo al film ‘Justice League’ del 2017 che ha ricevuto molte critiche. Il regista ha anche parlato delle varie accuse che gli sono state rivolte dal cast.

Whedon ha dichiarato in un’intervista concessa a sorpresa  al prestigioso NYMag: “Mi avevano chiamato per sistemare il film, pensavo di poter dare una mano” ma, ha aggiunto che è divenuto uno dei suoi più grandi errori della carriera.  Gli studios avevano perso fiducia nella visione di Zack Snyder ed il lutto famigliare fu soltanto un pretesto per esautorarlo. Riguardo alle accuse poi Joss ha sottolineato l’esistenza di una vera e propria campagna per screditarlo iniziata non sa bene da chi ma portata avanti in nome del suo collega.

Il flop ‘Justice League’

Nel corso dell’intervista concessa, impossibile non parlare della pellicola ‘Justice League’ che raccontava gli eventi dopo ‘Batman vs Superman: Dawn of Justice’ con Batman, Wonder Woman, The Flash, Aquaman e Cyborg allearsi per sconfiggere la minaccia Steppenwolf. Gli eroi ricevettero un aiuto decisivo da Superman che era stato risuscitato proprio dalla League. Whedon fu ereditò il progetto da Zack Snyder che aveva lasciato la regia. Il film giunse nelle sale a fine 2017, rivelandosi un grande flop, specialmente se paragonato a quanto di buono stava facendo e sta continuando a fare la casa ‘rivale’ della DC, ossia la Marvel con gli Avengers. 

Le critiche a Joss Whedon

Con il trascorrere degli anni alla debacle economica si aggiunsero anche le numerose critiche verso il regista da parte dell’interprete di Cyborg, ovvero Ray Fisher e di Gal Gadot, l’attrice che veste i panni di Wonder Woman. In particolare secondo  l’israeliana, Whedon, nel corso della lunga sessione di riprese aggiuntive (oltre 40 giorni) del film, era giunto a minacciarla più volte di distruggerle la carriera.

La replica di Whedon

Nell’intervista rilasciata, il newyorkese non ha risparmiato commenti sui due attori rivelando che sul set i lavori sono cominciati ad andare male sin dall’inizio a causa del differente approccio alla pellicola che aveva lui rispetto a Snyder che lasciava un ampio margine di libertà al cast rispetto ad alcuni cambiamenti nei dialoghi. Whedon, invece, voleva che le battute venissero recitate proprio come erano riportate nella sceneggiatura, cosa che ha condotto ad un prolungamento delle riprese e scontri molto accesi con tutti i protagonisti definiti “un gruppo di maleducati”. Il 57enne ha svelato che Gadot, un giorno, gli fece notare che lui non era in grado di comprendere come funzionassero i film sui supereroi.

Per quanto concerne, invece, Ray Fisher, come si può notare dalla ‘Snyder Cut‘, la trama del film pose al centro il personaggio di Cyborg. Invece, nella pellicola proiettata nelle sale nel 2017, l’importanza del supereroe fu di molto ridotta.

Il filmmaker afferma che un giorno ricevette una telefonata in cui l’attore gli esprimeva tutte le sue preoccupazioni in merito, telefonata che lui decise di tagliare corto spiegando: Mi pare come di ricevere delle indicazioni. A me non piace ricevere delle indicazioni su cosa devo fare, da nessuno. Neanche da Robert Downey Jr.. Secondo Whedon, la storyline riguardante Cyborg non aveva molto senso e d’altra parte, non giudicava eccessivamente positive le qualità recitative dell’attore. Incalzato sulle accuse di razzismo e di aver “sbiancato” Ray Fisher in post-produzione, il regista ha etichettato il giovane attore come “un bugiardo e un maligno, una brutta persona e un pessimo attore.

Il regista poi ha citato una discussione nata intorno a una scena che l’israeliana desiderava venisse tagliata. Lui le disse che, se voleva sbarazzarsene, avrebbe dovuto levarlo sui binari di una ferrovia e passare sul suo cadavere: “E poi venni a sapere che a quanto pare avevo detto qualcosa sul legare lei a dei binari e al passare sul suo cadavere”.

Resta, però, il fatto che la versione di Zack Snyder, uscita nel 2021 su HBO Max, ha raccolto ampi consensi di critica e pubblico mentre proprio recentemente anche Ben Affleck si era unito al coro delle lamentele definendo “una esperienza orribile” le riprese aggiunte con Whedon.