Dom. Mar 19th, 2023

Stan Lee, omaggio all’inventore dei supereroi Marvel come Spider Man, Hulk e Iron Man

La notizia è ovunque: Stan Lee, il papà dei supereroi Marvel, è morto all’età di 95 anni. Un uomo, un genio, che ha fatto dei fumetti e dei suoi eroi la sua vita. Ma il Maestro è molto più dell’uomo che, con il suo talento, è riuscito a creare nuovi personaggi e mondi. È editore, manager, produttore. Quindi una figura centrale anche nel mondo dell’industria dei comics.

Adesso ripercorriamo insieme la sua carriera a partire da quel 1961 che lo vide lavorare per la Magazine Management Company di Martin Goodman. Stiamo parlando della Timely Comics, la quale -dopo un periodo di crisi- si dovette rinnovare per stare al passo con i tempi.

Proprio nel 1961 il papà dei supereroi, insieme al disegnatore Jack Kirby, creò i “Fantastici 4”, che ebbe molto successo. Così tanto successo da far sì che l’anno successivo Stan Lee propose il fumetto di “Spider-Man”, in collaborazione con il disegnatore Steve Ditko. Quella casa editrice, la Timely Comics, ora la conosciamo come Marvel Comics.

Tra i personaggi inventati dal genio dei fumetti è impossibile dimenticare “Hulk” (1962, con Jack Kirby), “Thor” (1962, con Kirby e Larry Lieber), “Iron Man” (1963, con Lieber e Don Heck), gli “X-Man” (1963, con Kirby), il “Dottor Strange” (1963, con Ditko), “Daredevil” (1964, con Bill Everett), e “Pantera Nera” (1966, con Kirby). I suoi personaggi si distinguono da quelli della DC per la loro umanità e il loro essere problematici. Lo slogan infatti dice tutto: “supereroi con superproblemi”.

Stan Lee tra fumetti, cinema e televisione

Stan Lee fu anche supervisore delle serie più importanti, editor-in-chief e Presidente della Marvel. Fu proprio in quegli anni che decise di riprendere in mano alcuni dei vecchi personaggi, adattandoli alla contemporaneità. Tra questi citiamo Capitan America,

Come spesso succede, anche il mondo dei fumetti, e quindi Stan Lee, il papà dei supereroi Marvel, ebbe un periodo di crisi nel campo delle vendite, che si verificò alla fine degli anni ’60. Dopo un periodo di assestamento, Stan Lee capì che l’unica strada percorribile per tornare agli arbori erano il cinema e la televisione. Non a caso in tutti i film della Marvel/Disney, realizzati fino a questo momento, appare lo stesso Lee in un cameo.

Noi vogliamo ricordarlo così: un uomo che ha dato l’anima per il suo pubblico, che ha fatto della fantasia uno stile di vita, un modo per evadere dalla realtà, o per renderla migliore di quel che è.


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