Vittorio Feltri contro il Sud: “Penso che siano inferiori. Lavorare di più sarebbe opportuno”

22 Aprile 2020 Off Di NonSolo.Tv
Vittorio Feltri contro il Sud: “Penso che siano inferiori. Lavorare di più sarebbe opportuno”

Vittorio Feltri non le manda a dire.

E con l’età, sempre di meno.

E così ieri è stata la giornata degli attacchi del direttore di Libero rivolti verso gli abitanti del Sud Italia.

Quelli che in passato non aveva avuto remore a chiamare terroni (specificando come fosse quasi affettuoso il suo chiamarli terroni).

E contro cui spesso ha titolato.

Ma andiamo alle sparate di ieri.

Dapprima, a La Zanzara – che è terreno fervido per le polemiche più crasse – si è espresso così: “C’è un livore nei confronti della Lombardia che si manifesta con una rivalsa nei confronti del Nord che è più ricco e versa soldi a Roma a tutto spiano, e poi è abbastanza chiaro che spesso nel Meridione soffrano di un complesso di inferiorità. Io invece non penso che soffrano di un complesso di inferiorità, penso che siano inferiori”.

Entando nello specifico dell’inferiorità terrona, Feltri ha chiarito: “Tutta la loro economia è un disastro. Da un secolo tentano disperatamente di risollevarsi e non ci riescono, e c’è un gap che non riescono a colmare. Mi sembra la fotografia della realtà”.

“Il Sud è inferiore perché sono inferiori i dati. Il 25 per cento del Pil lo produce la Lombardia, non mi sembra che altrettanto si possa dire della Campania. Ci sono più malati e contagiati perché i focolai sono scoppiati lì, tutto qui”.

Parole d’apprezzamento per per il governatore Vincenzo De Luca (di cui abbiamo scritto circa l’apparizione a ‘Porta a Porta’): “Mi sta molto simpatico. Dal suo punto di vista non potrebbe fare diversamente, e tenta di tenere alto l’orgoglio campano”.

E Feltri non sembra molto interessato se al Sud non prendono bene le sue parole: “Ma chissenefrega, facciano quello che vogliono. Il Sud ha tutte le possibilità per risollevarsi basta che copino quello che succede al Nord, lavorare un po’ di più sarebbe opportuno. E comunque c’è da ricordare che 14mila napoletani ogni anno vengono a curarsi a Milano”.

In seguito, ospite a ‘Fuori dal Coro’, ha ribadito