I misteri di Boleskine House: la villa maledetta di Jimmy Page

27 Aprile 2020 Off Di Flavia Nicolosi
I misteri di Boleskine House: la villa maledetta di Jimmy Page

Le sponde del Loch Ness, nel profondo nord della Scozia, sono quasi disabitate, ammantate di foreste e di nebbie ed è proprio qui che sorge una villa chiamata Boleskine House.

Nel 1899 arrivò alla Boleskine House il noto occultista, simbolista e scrittore Aleister Crowley.

Si dice che la casa fosse già infestata: la villa sarebbe stata edificata sul sito di una vecchia chiesa, che avrebbe preso fuoco provocando la morte dei parrocchiani, intrappolati e arsi vivi al suo interno.

Aleister Crowley si stabilì a Boleskine House con il proposito di trascorrervi sei mesi di isolamento, che dovevano servirgli per compiere un complesso rituale esoterico, noto come il rito di Abramelin, con il quale Crowley sarebbe riuscito a evocare forze di eccezionale potenza, seminando il panico nella regione.

Una villa del genere non poteva che attrarre uno dei più grandi appassionati di magioni storiche e “infestate”: Jimmy Page.

Il chitarrista dei Led Zeppelin amava questo tipo di dimore.

Dal giorno dell’acquisto da parte di Page, intorno il 1967, la villa vide il via vai continuo della band e del suo entourage che spostarono qui le loro sale prove.

Non passò molto tempo. però, che una sorta di maledizione iniziò a colpire i Led Zeppelin e i loro familiari.

Nel 1976 morirono Keith Harwoos, socio del gruppo, la moglie dell’amministratore della tournee e Keith Relf, ex membro della band, che venne fulminato da un corto circuito. Nel 1977 Karnak, il figlio di 5 anni di Robert Plant, morì per un’infezione alle vie respiratorie, mentre lo stesso Plant rischiò di morire in un incidente d’auto a Rodi. Assieme a lui c’era anche la figlia di Page, Scarlet, che fu l’unica ad uscirne miracolosamente illesa. Nel 1980 morì John Bonhan, considerato uno dei migliori batteristi di tutti i tempi. Aveva solo 32 anni e venne ritrovato asfissiato dal suo stesso vomito nella villa di Page: il coroner calcolò che avesse bevuto circa una quarantina di bicchieri di vodka.

Dopo la morte di Bonhan iniziò a diffondersi la voce che una maledizione avesse colpito il quartetto e qualcuno avanzò anche l’ipotesi che dietro alle sciagure che stavano colpendo chi stava loro vicino ci fossero riti satanici che Page e gli amici tenevano nella sua villa a Boleskine.

Dopo la morte del compagno, Jimmy Page decise di vendere Boleskine House e sciolse i Led Zeppelin.

Le voci dei riti efferati di Page però non si spensero e molti credono che tra le nebbie fitte che salgono dal lago, in quella villa sia ancora in attesa qualcosa di molto molto malefico.