Domenica 21 giugno 2020, il vangelo del giorno e le parole del Papa durante l’Angelus

21 Giugno 2020 Off Di NonSolo.Tv
Domenica 21 giugno 2020, il vangelo del giorno e le parole del Papa durante l’Angelus

21 giugno 2020. Papa Francesco ha parlato quest’oggi della difficoltà di essere cristiani e di come i cristiani durante tutta la storia dell’umanità (dall’anno zero in poi, meglio dire) sono stati perseguiti, fino all’uccisione.

A loro Gesù raccomanda di non avere paura e di non sentirci mai abbandonati e quest’oggi l’ha ribadito Papa Francesco durante l’Angelus (che potete vedere per intero in coda).

Papa Francesco ha quindi rivolto un pensiero a coloro i quali sono costretti ad abbandonare la propria terra, all’indomani della giornata mondiale del Rifugiato.

Un pensiero inoltre per l’ambiente, nella speranza che gli uomini possano mantenere una consapevolezza dell’importanza della tutela dell’ambiente anche passata l’emergenza coronavirus (che ha fatto emergere come l’assenza dell’uomo possa solo giovare al pianeta).

Domenica 21 giugno 2020, il Vangelo del giorno

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 10,26-33

In quel tempo, Gesù disse ai suoi apostoli:
«Non abbiate paura degli uomini, poiché nulla vi è di nascosto che non sarà svelato né di segreto che non sarà conosciuto. Quello che io vi dico nelle tenebre voi ditelo nella luce, e quello che ascoltate all’orecchio voi annunciatelo dalle terrazze.
E non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l’anima; abbiate paura piuttosto di colui che ha il potere di far perire nella Geenna e l’anima e il corpo.
Due passeri non si vendono forse per un soldo? Eppure nemmeno uno di essi cadrà a terra senza il volere del Padre vostro. Perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non abbiate dunque paura: voi valete più di molti passeri!
Perciò chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch’io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli; chi invece mi rinnegherà davanti agli uomini, anch’io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli».

Domenica 21 giugno 2020, le parole di Papa Francesco