Intervento notturno in radio per Lory Del Santo.
Ai microfoni di Rai Radio2 – nel corso del format “I Lunatici” – l’attrice ha parlato di tanti aspetti, dall’estate al movimento post-femminista me too alla paura della morte.
Ma andiamo con ordine e parliamo proprio del suo rapporto con l’estate: “Nelle mie estati sono sempre successe tante cose. Magari incontri uno e diventa il tuo fidanzato, magari il padre dei tuoi figli. Tante storie finiscono nel nulla. A volte i flirt estivi sono determinati da mancanza di calcoli. Ti fai un flirt estivo con uno che ti piace a pelle ma non indaghi se poi è davvero la persona giusta per te. Spesso non c’è un seguito. Pensiamo all’estate come a un flirt continuo. Mi ricordo sempre le vacanze che volevo farei nel lusso, magari partivo, andavo nel Principato di Monaco, ma non avevo una stanza dove dormire, non avevo i soldi, dovevo cercare un posto dove dormire. Ma sono stata geniale, mi arrangiavo. Sono sempre riuscita a barcamenarmi, ora non ho più quel senso di avventura. Andavo a dormire in hotel a una stella, ma magari andavo nella hall di un hotel cinque stelle a salutare, a trovare amici. Non stavo a casa per la paura di andare, ero molto coraggiosa. Andavo sempre all’avventura”.
Quindi sul movimento #metoo (adottermo l’hashtag anche noi, come riportato dal comunicato stampa che ci narra dell’intervento telefonico della Del Santo): “Io sono sempre stata molto chiara, ho sempre pensato che anche accettando delle offerte di un certo tipo, se non avessi avuto talento poi non sarei riuscita. A me direttamente certi ricatti non li hanno mai fatti. Comunque ci sono molte persone, sia donne che uomini, che sarebbero pronti a tutti pur di essere raccomandati. A me sono capitate cose sottili, ma talmente sottili che non rappresentavano reali offerte o reali ricatti. E’ sempre stata una cosa sotto traccia. Ragazzi che ci hanno provato con me solo per avere visibilità o diventare famosi? Me ne sono capitati, più di uno! Alcuni ci hanno provato e ci sono anche riusciti. E io lì ho allevati a piedistallo di fidanzati. Ne ero consapevole, ma ho pensato che questa persona mi piaceva, voleva visibilità, io gliel’ho data. Io sono consapevole dei meccanismi della vita, non mi sorprendo, basta capirli e decidere se ti va bene o no. Non si può aspettare l’amore puro, senza interessi. Che noia. A me è capitato, ho calcolato, la persona mi piaceva e io l’ho accettato. Voleva farsi vedere e io ho fatto di tutto affinché venisse visto. Non ero immensamente innamorata, volevo star bene, stare con una persona che mi facesse stare bene. Alla fine ci siamo lasciati perché lui voleva volare più in alto di me, si era stancato di essere in ombra. Con me ci hanno provato anche molte donne”.
Quindi, sulla paura della morte (quanto di più umano si possa provare): “Penso che la morte vada considerata. Non siamo immortali, anche se molte volte pensiamo di esserlo, pensiamo di avere un percorso lunghissimo. Bisogna considerare la morte, sapere che è dietro l’angolo. Così ci può far prendere delle decisioni diverse. Io considero la morte da tanto tempo, ho fatto anche gesti a questo riguardo, ho devoluto delle cose, sto iniziando a pensare a chi destinare quelle poche cose che ho. Se sto pensando al testamento? Certo! Non ho paura della morte, la considero come una cosa che fa parte del nostro essere. E’ lecito che lei arrivi e che ti prenda, è successo a tutti quelli che ci hanno preceduto. Se la consideri un’amica la morte resta lì in attesa. Cosa c’è dopo la morte? Secondo me non c’è assolutamente niente! La polvere, che diventa concime. Noi siamo piccoli diamanti grezzi, veniamo limati, brilliamo per la nostra esistenza e poi finisce lì. Si vive nella memoria di chi ci ha voluto bene”.
Infine, in tempo di Europeo, un gustoso retroscena su un flirt con il Ct Roberto Mancini: “Avevo due possibilità. Potevo scegliere tra lui e Vialli. Sapevo che era solo per una volta, ero capitata per caso ad una cena, non mi ricordo neanche chi mi avesse invitato. Era finita tardi, non sapevo dove andare a dormire, quindi ero rimasta in questo posto. Avevo capito che tutti e due erano interessati a me, dovevo scegliere con chi dormire, poi la mattina sarei partita. Ho scelto Mancini anche se Vialli era bellissimo, ma mi sembrava più playboy. Mancini mi sembrava più dolce, forse ho scelto l’uomo della sicurezza. Si è dimostrato un uomo di una dolcezza incredibile. Ha un suo mondo interiore particolare”.
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