Lino Banfi racconta come è nato il cult “Porca Puttena”, lanciato poi dagli Azzurri: “E’ un intercalare, una liberazione”

24 Giugno 2021 Off Di KatiaDiLuna
Lino Banfi racconta come è nato il cult “Porca Puttena”, lanciato poi dagli Azzurri: “E’ un intercalare, una liberazione”

Intervistato questa notte da I Lunatici di Rai Radio 2, Lino Banfi si racconta dalla sua carriera, alla frase cult “Porca puttena” fino ai nuovi film

Nella puntata di questa notte 24 giugno 2021 de I Lunatici, programma radiofonico condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio su Rai Radio 2, è stato intervistato Lino Banfi. L’attore pugliese si è raccontato a ruota libera sulla propria carriera, i ricordi di quando viveva a Napoli fino alla frase cult “Porca Puttena”, lanciato degli Azzurri per gli Europei di Calcio 2020, al rapporto con i fan e gli ultimi film che usciranno prossimamente.

Lino Banfi racconta la sua vita vissuta a Napoli

“Ho sempre avuto un buon rapporto con le ore piccole – ha esordito così Lino Banfi ai microfoni di Rai Radio 2 – quando ero a Napoli, le compagnie le riconoscevamo dai rutti”. A quel punto, l’attore pugliese ha poi raccontato nel dettaglio il curioso aneddoto: “A Napoli, bevevamo questa bevanda a base acqua, bicarbonato e limone, era una bomba per farti digerire tutto ciò che avevi mangiato anche la pasta e fagioli. E da lontano partiva un rutto, e da lì riconoscevi la compagnia. C’erano gli esperti insomma…”.

Come nasce il cult “Porca Puttena”?

Nel corso dell’intervista notturna, Lino Banfi ha svelato di cosa ne pensa del fatto che il suo “Porca Puttena” sia tornato alla ribalta con gli Azzurri agli Europei 2020: “Ha funzionato e funzionerà ancora di più se vinciamo, perché ci sono dei festeggiamenti nella finale dell’Europeo, che è il giorno del mio 85 esimo compleanno”. L’attore nato ad Andria ha poi raccontato come nasce la frase Porca Puttena: “Beh il Porca Puttena lo uso, e ci feci anche un 45 giri circa una cinquantina d’anni fa. L’ho sempre considerato come un intercalare che vuol dire quattro o cinque cose, come meraviglia, gioia e anche amore. Bisogna vedere come lo dici“.

“Porca Puttena” pronunciato da Immobile agli Europei 2020: il racconto di Lino Banfi

Banfi è poi tornato sull’argomento Europei 2020 con gli Azzurri: “In quel caso, Porca Puttena è una liberazione, però è usato con l’accento sulla e lunga. Io urlo Porca Puttena per sfogarmi perché ha segnato un bel gol. Inoltre, la sera prima della partita mandai un messaggio video al capitano, poiché era quello più “vecchio” nel senso con maggiore esperienza, e scrissi: “parla tu con il mister perché non ho il numero di telefono, devo dare dei consigli”. L’attore interprete de il nonno Libero de Il Medico in Famiglia ha inoltre dichiarato di aver raccomandato a Immobile di correre sulla sinistra per segnare il gol e pronunciare Porca Puttena davanti alla telecamera.

“Quando Spinazzola aveva passato a Immobile, io saltai sulla poltrona di casa. Mi sono detto come cacchio è possibile che stia succedendo quello che avevo detto io? Mi chiamò mio figlio e mi disse: “Papà ma sta succedendo quello che avevi registrato e mandato a me”. Ho detto ma figurati se adesso Immobile si mette a dire Porca Puttena, e lo fece veramente!” ha chiosato Banfi incredulo riguardo alla vicenda della sua frase cult, divenuta tormentone degli Euro 2020.

La carriera di Lino Banfi: due film in pandemia

Lino Banfi ha raccontato ai I Lunatici di aver fatto due film in piena pandemia: “Sono stato a Bologna e ho preso treni, macchine, ho fatto tamponi. Ne avrò fatti una cinquantina, ora ho il naso di un pugile. Facevo avanti e indietro per girare un film ambientato in una casa di riposo. Poi ho fatto un film in Puglia con Ronn Moss, e lo abbiamo fatto un po’ in pugliese e un po’ in inglese americano, in italiano direi poco”. Insomma, due pellicole che usciranno presto e che secondo alcune voci, potrebbero essere presentati in qualche festival importante, tra cui quello di Venezia.

Il rapporto con i fan

Sul rapporto con i fan, Lino ha infine svelato: “Le foto assieme ai fan le faccio tranquillamente, anche se mangio. Anzi, poi se vedo che loro non si possono alzare o soffrono di qualche male, sono io che corro da loro per fare la foto. Rimangono tutti scioccati”.