Gemitaiz contro il concerto di Salmo senza norme anti-covid: “Mi sono rotto il c***”

14 Agosto 2021 Off Di KatiaDiLuna
Gemitaiz contro il concerto di Salmo senza norme anti-covid: “Mi sono rotto il c***”

Il rapper classe 1988 si scaglia contro il concerto di Salmo, tenuto ieri ad Olbia con assembramenti e mancato rispetto norme anti-covid

Ieri,  venerdì 13 agosto, Salmo ha mantenuto la sua promessa alla sua Sardegna. Il cantante si è esibito in un concerto gratis e improvvisato al Molo Brin di Olbia per supportare gli agricoltori della sua terra distrutta dai roghi, che hanno messo ko la vegetazione. Il rapper ha informato i suoi fan sulla data e il luogo dell’evento tramite il suo account social proprio poche ore prima dell’inizio. A quanto pare, però, ieri sera erano già circolate le prime indiscrezioni a riguardo. Il live è stato organizzato e comunicato dal cantante stesso in totale autonomia, senza la Vivo Concerti, team che gestisce i suoi show. E quindi, per il poco preavviso e la continua diffusione sui social dell’evento si sono aggregate migliaia di persone, tra cui molte di giovane età, senza che vi siano effettuati controlli di sicurezza agli ingressi e rispetto delle regole di distanziamento anti-covid. Inoltre, sui social impazzano dei filmati del concerto in cui si vedono assembramenti di persone senza mascherina sotto il palco.

 

Lo sfogo di Gemitaiz contro il concerto di Salmo

Io mi sono rotto il c*** di vedere concerti pieni con la gente in piedi, mentre io e molti miei amici colleghi (le uniche persone con le p***e e il senso civico a questo punto), aspettiamo da due anni di poter fare il nostro lavoro, aspettiamo da due anni di dar voce alla nostra passione”, ha esordito così Gemitaiz su Instagram parlando del concerto di ieri sera di Salmo. “L’Italia è un paese di furbetti e di ipocriti, ecco perché vi consiglio spesso di andarvene se avete modo” ha poi aggiunto il rapper romano nel suo lungo sfogo.

“Non cominciate con le polemiche. Un artista non monta un palco, un servizio audio, non ha proprietà del suolo pubblico e ne le facoltà per fare certe cose. Sennò facevano i block party da decenni” ha inoltre continuato il cantante classe 1988. “Qui il problema è chi ha la facoltà di scegliere cosa è giusto e cosa è sbagliato. E anche se sarebbe bello, non sono gli artisti ad avere questa opportunità” ha infine concluso Gemitaiz nelle sue storie di Instagram.