Chi è Nev Schulman, l’uomo che combatte contro i Catfish? Cosa significa Catfish?

27 Luglio 2022 Off Di roberto
Chi è Nev Schulman, l’uomo che combatte contro i Catfish? Cosa significa Catfish?

Questa sera, su Real Time, alle ore 23:20, andranno in onda altri due episodi di Catfish – False Identità, il docu-reality che racconta le verità e le bugie delle relazioni online. La serie si basa sul docufilm Catfish, prodotto nel 2010, che ha portato alla ribalta Yaniv “Nev” Schulman, produttore cinematografico, attore e fotografo statunitense.

Proprio Nev Schulman è anche il personaggio principale e produttore della serie, doppiato in italiano da Maurizio Merluzzo. Un’idea che deriva dall’esperienza vissuta in prima persona da Schulman, che venne a scoprire che la donna con cui aveva da tempo una relazione online non era stata onesta nel descriversi. Grazie al successo ottenuto con il docufilm, Schulman cominciò a ricevere tantissimi racconti da parte di persone che avevano vissuto lo stesso disagio: da qui l’idea di ricavarne uno show televisivo.

In ogni puntata della serie, infatti, viene accolta la richiesta di un partner, che viene pertanto aiutato a scoprire la verità sulla persona che si cela dall’altra parte dello schermo anche tramite l’organizzazione del primo incontro.

Ma perché il termine catfish, traducibile in italiano come Pesce gatto? La spiegazione viene data proprio durante il docufilm Catfish dal marito di Angela Wesselman-Pierce.

“All’inizio si era soliti trasportare in nave i merluzzi direttamente dall’Alaska fino alla Cina. Li tenevano nelle vasche all’interno delle navi. Ma una volta raggiunta la Cina, la carne era insapore e ridotta in poltiglia – rivela – Così a un tipo venne l’idea di mettere nelle vasche dei merluzzi alcuni pesci gatto, così avrebbero tenuto i merluzzi agili. E ci sono quelle persone che nella vita reale sono pesci gatto, e riescono a tenerti sulle spine. Ti fanno fare delle domande, ti fanno riflettere, ti tengono sveglio. E io ringrazio Dio per il pesce gatto, perché sarebbe strano, noioso e deprimente se non ci fosse qualcuno che ci “mordesse le pinne””.