The Water Diviner, qual è la storia vera cui si ispira il film del 2014

18 Dicembre 2022 Off Di anastasia.r
The Water Diviner, qual è la storia vera cui si ispira il film del 2014

The Water Diviner, è questo il titolo del celebre film del 2014 non solo diretto ma anche interpretato da uno dei più famosi attori  al mondo ovvero Russell Crowe.  Ma esattamente qual è la vera storia a cui si ispira questo film? Facciamo un po’ di chiarezza.

Cosa sapere sul film The Water Divine

“L’indovino dell’acqua” è questa la traduzione italiana del titolo del film The Water Diviner diretto e interpretato da Russell Crowe.  Stiamo nello specifico parlando di un film di genere drammatico attraverso il quale il celebre attore ha scelto di raccontare una storia molto interessante. E soprattutto di grande spessore. Ma, qual è la vera storia legata al film? La pellicola racconta la storia di un padre che in seguito agli eventi tragici della Prima Guerra Mondiale si trova alla ricerca dei figli perduti. Molto importante è precisare che questo film altro non è che l’adattamento cinematografico del romanzo scritto da Andrew Anastasios e Meghan Wilson-Anastatios e che porta lo stesso nome. Un romanzo attraverso il quale gli scrittori in questione hanno scelto di raccontare dei fatti accaduti realmente duranti i tragici anni legati alla Prima Guerra Mondiale e al dopoguerra.

La vera storia del film diretto e interpretato da Russell Crowe

La pellicola è ambientata esattamente nel 1919, anno in cui in seguito alla fine della Prima Guerra Mondiale un agricoltore australiano di nome Joshua Connor  decide di partire per un viaggio molto lungo nella speranza di riuscire a trovare i corpi dei suoi tre figli maschi partiti per la guerra e mai più tornati a casa. La speranza dell’uomo è quella di poter dare loro una degna sepoltura nel proprio Paese.  Nella speranza di riuscire a soddisfare questo desiderio Joshua percorre circa 1000 miglia e dopo una serie di ostacoli e difficoltà riesce ad arrivare a Costantinopoli dove alloggia all’interno di un albergo appartenente ad una donna di nome Ayshe. I corpi privi di vita di due dei suoi figli vengono ritrovati a Gallipoli ma a mancare è il corpo del figlio maggiore. Proprio tale mancanza spinge l’agricoltore a riprendere le ricerche nella speranza di riuscire a trovare il ragazzo ancora vivo.