Zack, cane eroe è basato su una storia vera? Ecco come stanno le cose

25 Gennaio 2023 Off Di silvia.r
Zack, cane eroe è basato su una storia vera? Ecco come stanno le cose

Zack- Cane Eroe è una storia vera? Ecco cosa sappiamo sul film di Lynn Roth!

 

Zack- Cane Eroe – trama

La trama di Zack- Cane Eroe è molto semplice ma allo stesso tempo profonda e commuovente. Inserito tra i film da guardare “per non dimenticare” il Giorno della Memoria, racconta di una famiglia ebrea che durante la Seconda Guerra Mondiale viene separata dal suo amico a quattro zampe, poiché secondo la Legge di Norimberga gli ebrei non potevano avere animali. Zack viene allora adottato da un ufficiale  delle SS che lo poterà in un campo di concentramento e lo addestrerà a combattere.

Il punto di svolta avviene nel momento in cui Zack riconosce un odore familiare nel campo di concentramento; ritrova il suo padroncino Joshua e gli rimarrà affianco nel tentativo di farlo fuggire nel segno di una profonda fedeltà e amicizia.

Nel cast ritroviamo:

  • Joshua, protagonista del film è interpretato da August Maturo nel ruolo di Joshua, Ken Duke (Ralph) e Ayelet Zurer (Shoshanna).

 

Zack- Cane Eroe – è una storia vera?

Il film è diretto da Lynn Roth e contrariamente a quanto si possa pensare non si tratta di una storia vera. L’idea è nata alla regista in seguito alla lettura del libro di Asher Kravitz. Immediatamente, la donna ha pensato a come avrebbe potuto trasportare le pagine sullo schermo e ne ha fatto la sua missione.

“Aveva una premessa tanto unica quanto drammatica: raccontava la parabola di un cane durante l’Olocausto, una storia che ben si sarebbe adattata a tutta la famiglia. Sarebbe stato un film che genitori e nonni avrebbero potuto vedere con figli e nipoti per imparare molto o ricordare ulteriormente una pagina di Storia che non deve essere dimenticata”.

Non è stato un lavoro facile, in quanto la regista ha dovuto tagliare molto, in particolare ha volutamente evitato di mostrare le atrocità commesse dai nazisti al fine di rendere il contenuto fruibile anche un pubblico di minori più sensibile. Lo scopo era soltanto quello di riflettere sulla Shoah.


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