Sanremo 2023, La Velenosa seconda serata: Grazie Fedez!

9 Febbraio 2023 Off Di NonSolo.Tv
Sanremo 2023, La Velenosa seconda serata: Grazie Fedez!

La verità è che fino a mezzanotte questa seconda serata di Sanremo è stata veramente soporifera almeno per me.

Nonostante riconosca che Albano, Ranieri e Morandi siamo dei pezzi da novanta e dei miti della canzone italiana, io loro che cantano per 20 minuti non me li meritavo! Ecco, l’ho detto adesso linciatemi. È evidente che parlo per invidia perché loro che hanno tra i 70 e gli 80 anni sono molto più agili e sportivi di me. Io se facessi le flessioni che ha fatto Albano ieri sera dovrei poi stare a letto per 10 giorni. Io sono più Shari che scende le scale per capirci. Ho avuto il terrore rotolasse rovinosamente, ma per fortuna tutto è andato per il meglio.

Sinceramente ho preferito le canzoni presentate martedì, ieri sono poche quelle che mi hanno colpito. Io amo con tutta me stessa Giorgia, ma la canzone è deboluccia. Ma chi ha deciso di farle portare questa canzone? Ma perché???  Ho amato subito dal primo ascolto invece Tananai che con questa ballad si prenderà una bella rivincita sull’ultimo posto dello scorso anno. A mezzanotte mi ha svegliato dal torpore in cui ero caduta, Rosa Chemical. Sono scioccata perché mi è piaciuta un sacco la canzone di LDA . Bella la canzone di Madame anche se per lei ho una antipatia innata, e poi io che negli anni ’90 ero in piena adolescenza ho adorato le reunion degli Articolo 31 e di Paola e Chiara.

La classifica di ieri sera della sala stampa è questa

1. Colapesce Dimartino – “Splash”
2. Madame – “Il bene nel male”
3. Tananai – “Tango”
4. Lazza – “Cenere”
5. Giorgia – “Parole dette male”
6. Rosa Chemical – “Made in Italy”
7. Paola & Chiara – “Furore”
8. Levante – “Vivo”
9. Articolo 31 – “Un bel viaggio”
10. Modà – “Lasciami”
11. LDA – “Se poi domani”
12. Will – “Stupido”
13. Shari – “Egoista”
14. Sethu – “Cause perse”

Mentre quella generale dopo aver ascoltato tutti e 28 i cantanti è questa

1. Marco Mengoni – “Due vite”
2. Colapesce Dimartino – “Splash”
3. Madame – “Il bene nel male”
4. Tananai – “Tango”
5. Elodie – “Due”
6. Coma_Cose – “L’addio”
7. Lazza – “Cenere”
8. Giorgia – “Parole dette male”
9. Rosa Chemical – “Made in Italy”
10. Ultimo – “Alba”
11. Leo Gassmann – “Terzo cuore”
12. Mara Sattei – “Duemilaminuti”
13. Colla Zio – “Non mi va”
14. Paola & Chiara – “Furore”
15. I Cugini di Campagna – “Lettera 22”
16. Levante – “Vivo”
17. Mr. Rain – “Supereroi”
18. Articolo 31 – “Un bel viaggio”
19. Gianluca Grignani – “Quando ti manca il fiato”
20. Ariete – “Mare di guai”
21. Modà – “Lasciami”
22. Gianmaria – “Mostro”
23. Olly – “Polvere”
24. LDA – “Se poi domani”
25. Will – “Stupido”
26. Anna Oxa – “Sali (Canto dell’anima)”
27. Shari – “Egoista”
28. Sethu – “Cause perse”

Allora io non accetto Mr Rain, Paola e Chiara e gli Articolo 31 così bassi. Pubblico sapete cosa fare!

Ieri sera sono stati portato sul palco dell’Ariston due monologhi, quello di Francesca Fagnani, sui detenuti nelle carceri minorili. Come hanno detto tutti, un monologo breve , asciutto ma molto di impatto.
“La scuola dovrebbe garantire pari opportunità, almeno ai più giovani e lo Stato dovrebbe essere più sexy dell’illegalità” ha detto, e come non essere d’accordo?

Il secondo lo hanno portato in scena l’attivista italo iraniana Pegah Moshir Pour e Drusilla Foer. Un monologo sui diritti negati in Iran, un monologo sulla libertà che dovrebbe esistere ovunque ma che invece c’è. Un monologo forte, da pugno nello stomaco:
“In Iran si rischiano fino a 10 anni di prigione se si balla per strada o si ascolta musica occidentale, è proibito baciarsi e stare mano nella mano con la persona che ami, si paga con la vita il desiderio di esprimere la propria femminilità. Più di 20 milioni di persone vivono sotto la soglia di povertà senza soldi per mangiare e sono moltissimi i bambini sfruttati, che chiedono l’elemosina e vivono raccogliendo i rifiuti. ll regime uccide i cani sia di proprietà che di strada; nella prigione di Evin ci sono più di diciottomila tra intellettuali, dissidenti e prigionieri politici che spariscono nel silenzio.
In Iran ci sono più di 1 milione di profughi afgani, perseguitati senza possibilità di ricostruirsi una vita. In Iran essere omosessuali è punito con l’impiccagione”.
Monologo che Pegah ha concluso sciogliendosi i capelli, uno dei simboli di questa battaglia.

E se martedì ci ha pensato Blanco a “fare casino” , ieri ci ha pensato Fedez che con la sua esibizione l’ha toccata pianissimo, attaccando Codacons, la deputata di forza Italia Morgante che era contro la partecipazione di Rosa Chemical, il vice ministro alle infrastrutture Bignami e la ministra della Famiglia Roccella. Direi che più di così era impossibile no?

Vi lascio il testo del suo freestyle per farvi capire meglio
“Uno sciacallo, un avvoltoio e un egocentrico entrano in un bar e il barista chiede:
Ciao Fede cosa ti preparo?”
E’ il ritorno del cog***ne sulla traccia,
ma quello a cui nessuno lo ha mai detto in faccia
che non è un fake e non fa i video con la scaccia.
Venite a prendere il perdono dalle mie braccia,
scendo da un catamarano con la carta in mano
sono un Napoleone con la sindrome del nano
Decido io quando venire però me lo preparo,
come Matteo Messina Denaro.
Secondo a Sanremo con la vittoria dei Maneskin
free the nipples come Victoria dei Maneskin.
Frate non sei primo in niente se non sei primo in Fimi
che nella vita tutto ha un prezzo se sei primo in streaming.
Se va a Sanremo Rosa Chemical scoppia la lite (per le parole della Morgante contro la partecipazione di Rosa al Festival)
forse è meglio il vice ministro vestito da Hitler (riferito al viceministro Bignami).
Purtroppo l’aborto è un diritto
si ma non l’ho detto io lo ha detto un ministro (per ciò che ha detto la ministra della Famiglia Roccella).
A volte anche io sparo caz***te ai quattro venti
ma non lo faccio a spese dei contribuenti
perché a pestarne di mer**e sono un esperto,
ciao Codacons guarda come mi diverto. (frecciatine per lo ‘sciuro’ del Codacons)
Va beh, sdrammatizziamo
ho avuto il cancro
e come un vero duro sono andato in tele e ho pianto.
Se penso a chi mi ha dato la forza guardo in alto
e il ricordo di Gianluca che porto su questo palco (omaggio a Gianluca Vialli)“.

Fedez si è preso la piena responsabilità di queste parole dicendo che Amadeus e i vertici Rai non avevano visionato il testo ed erano all’oscuro di quello che avrebbe cantato.

Mi dicono che Angelo Duro sia un comico, a me non ha fatto ridere. Non capirò io la sua comicità sicuramente, ma preferisco altro.
Alla prossima opinione, baci velenosi a tutti

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