1917, come finisce? Da che storia vera è tratto il film di Sam Mendes?

6 Aprile 2023 Off Di silvia.r
1917, come finisce? Da che storia vera è tratto il film di Sam Mendes?

1917 è un film del 2019 diretto da Sam Mendes. Vincitore di numerosi premi viene proposto in visione sui canali Rai per raccontare una storia d’amicizia, di valori, di guerra. Ma come è nata l’idea della pellicola?

1917 – trama

I protagonisti di questo racconto sono Schofield Blake, due soldati arruolati uniti da un profondo legame di amicizia che dovrà superare la prova più grande: essere uniti durante la guerra. Le vicende si svolgono durante la prima guerra mondiale e i due caporali hanno il compito di attraversare la “terra di nessuno” con lo scopo di consegnare al Colonnello Mackenzie una lettera da parte del Generale Erinmore per bloccare l’attacco militare e salvare, in tal modo, centinaia di commilitoni da morte sicura.

Sul finale possiamo vedere che il messaggio verrà consegnato al Colonnello ma questo costerà la vita del giovane Blake; sarà William a consegnare la piastrina del soldato al fratello, portando dentro con sé per sempre il ricordo dell’amico.

Nel cast ritroviamo tra gli altri:

George MacKay (Caporale Schofield),Dean-Charles Chapman (Caporale Blake) Richard Madden (Tenente Joseph Blake ), Colin Firth (Generale Erinmore).

1917 – è una storia vera?

Le vicende raccontate nel film sono liberamente ispirate alle memorie del nonno di Sam Mendes, il caporale Alfred H. Mendes che durante quegli anni di guerra ebbe tra le varie missioni quella di consegnare dispacci nell’esercito inglese. l’uomo si offrì volontario  e quando il 12 ottobre 1917 centinaia di uomini del suo battaglione rimasero feriti e uccisi durante il conflitto con i tedeschi per il possesso del villaggio belga di Poelcappelle,, Alfred fece da messaggero per salvare i sopravvissuti.

Il resto della storia è ovviamente romanzato ma il film è stato lodato per la sua veridicità nel raccontare soprattutto la vita nelle trincee. E’ stato concepito come un’esperienza immersiva per lo spettatore, al quale sembra di vivere in un unico piano di sequenza, ovvero di stare al passo con i protagonisti e di provare i loro stessi sentimenti. Non è un caso che 1917 abbia vinto 3 Oscar, come miglior fotografia, effetti speciali e sonoro.

“La prima volta che ho capito cos’è una guerra è stato quando mio nonno mi ha raccontato la sua esperienza della prima guerra mondiale. Ma questo film non esplora la storia di mio nonno bensì lo spirito che la permeava, gli eventi vissuti da quegli uomini, i loro sacrifici, cosa voleva dire credere in qualcosa che andava al di là di se stessi” ha dichiarato il regista riuscendo a realizzare una storia, tanto intensa quanto drammatica.